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Unione Italiana "In Calabria centro destra non è solo Scopelliti"
Unione Italiana "In Calabria centro destra non è solo Scopelliti" 30 ott 12 "Alla luce del panorama nazionale politico e dei primi risultati elettorali della regione Sicilia, i calabresi devono sapere che nella regione non vi è un centro destra monopolista dell'intera area politica che, volente o nolente, riconduce alla sola figura di Giuseppe Scopelliti, contestualmente presidente della Regione e coordinatore regionale del Popolo della Libertà. Ma vi è anche un centro destra liberale, moderato, democratico, onesto, trasparente, in parole povere diverso da quello fin qui visto e rivisto". Lo sostiene, in una nota, il coordinatore regionale di Unione italiana, Michele Filippelli. "In Calabria, infatti - aggiunge - centro destra non è più sinonimo di Peppe Scopelliti, ma vi è un partito che si prefigge non solo di offrire un'alternativa al cittadino calabrese, che non si ritrova negli ideali di sinistra e in questa razza di centro destra calabrese, ma, in particolar modo, avrà l'intento di sbaragliare quella 'finta nuova classe dirigente' che ha avuto la fortuna (o il cinismo) di vincere le elezioni regionali vendendo facili illusioni e carpendo la buona fede dei calabresi disperati e traumatizzati dall'esperienza Loiero. Un centro destra, quello di Scopelliti & Co., contraddistintosi solo per inesperienza, pressapochismo e superficialità. Una 'finta nuova classe dirigente' composta da politici di professione che, al pari dei classici parassiti, sta sperperando e dissanguando le magre risorse delle casse regionali. Il periodo dei bambocci dal volto giovane privi di contenuti è già alle spalle, bisogna adesso allontanare l'apparenza per ripartire dai contenuti". "Per tali motivi - dice ancora Filippelli - il partito Unione Italiana, in un momento così alto della crisi politica nazionale, non ha la minima intenzione di arrendersi ed è pronto a raccogliere la prossima sfida elettorale che vedrà i calabresi chiamati per il rinnovo del massimo organo legislativo italiano. Bisogna evitare, quindi, in qualsiasi modo che l'elettore si allontani dalla politica e che non partecipi alle consultazioni elettorali, come purtroppo avvenuto ieri alla regione Sicilia. L'elettore ha il diritto dovere di partecipare al voto, consapevole di essere libero di scegliere. Così dovrà essere per il calabrese libero, moderato, onesto chiamato alle urne che sarà consapevole di poter scegliere tra una 'finta nuova classe dirigente' di centro destra e una classe dirigente non solo nuova, non solo giovane, ma innanzitutto diversa". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |