Scioglimento Comune Reggio, reazioni e commenti

18 ott 12 L'avv. Roberto Capria, per conto di Donatella Muzzupappa e Danila Cotroneo, "componenti lo studio professionale Ale.Mar. - è scritto in una nota - al fine di tutelare la loro immagine anche professionale, che potrebbe essere compromessa dalla divulgazione di dati sensibili inesatti, precisa quanto segue: le predette non hanno mai espletato alcuna attività professionale, né in proprio, né attraverso associazioni o società, a favore della Multiservizi spa e, quindi, non hanno mai percepito alcun compenso da detta società". Il riferimento è ad un passaggio della relazione della Commissione d'accesso al Comune di Reggio Calabria che poi ha portato allo scioglimento dell'Ente per contiguità mafiosa. "Il rapporto di consulenza effettuato nei confronti della Multiservizi spa, da quanto è a conoscenza delle mie assistite - ha aggiunto il legale - è stato affidato al dott. Demetrio Arena, su proposta della società Ingest Facility spa - società del gruppo Fiat -, con contratto stipulato nel 2005, successivamente prorogato, definitivamente risolto con effetto dal 31 dicembre 2009".

"Tra incongruenze e paradossi riscontrabili nella relazione della commissione d'accesso si distingue la vicenda che riguarda l'ormai ex consigliere comunale Felice Nava eletto in quota alla lista 'Scopelliti Presidente' gettato nella gogna mediatica senza che nessuno si preoccupasse di fare opportune verifiche sulla sua storia personale". E' quanto afferma, in una nota, l'on. Jole Santelli, vice presidente dei deputati del Pdl. "Secondo quanto annotato dalla triade commissariale - prosegue Santelli - Nava sarebbe 'contiguo' perché in singole circostanze notato in compagnia di un soggetto con precedenti penali. In realtà, Felice Nava per lo Stato è 'vittima di ndrangheta', istanza passata al vaglio della severissima Commissione Antimafia, tanto da aver ottenuto un risarcimento di 320 mila euro in seguito ad un attentato. Nemmeno è valsa l'unica intimidazione subita da Nava che ha sempre regolarmente denunciato e fornito alla Dia copioso materiale contro la criminalità organizzata, mentre la sua ditta risulta essere parte civile nel processo Olimpia. Come è possibile, dunque, che chi è riconosciuto dallo Stato come vessato dalla 'ndrangheta nella relazione passi per contiguo?''

"Chi non lavora non sbaglia, quando è troppo è troppo. Ecco l'ennesima cantonata della Relazione della commissione d'accesso. Segnalando come contigue alla 'ndrangheta la cooperativa sociale Itaca e l'associazione 360, entrambe regolari vincitrici di una gara d'appalto del Comune, si evidenzia che il socio fondatore, Domenico Serraino è un potente boss. Peccato che il Serraino impegnato nel sociale sia solo un omonimo, incensurato ed apprezzato dall'intera comunità reggina". Lo ha detto l'on. Jole Santelli, vice presidente del Gruppo Pdl Camera dei deputati. "Qualcuno probabilmente - ha aggiunto Santelli - dovrebbe cominciare a prendere in considerazione che molti fatti citati dalla relazione andrebbero attentamente rivisti e forse alcune decisioni andrebbero seriamente riconsiderate".

'I dubbi sulle fonti e gli strumenti usati dalla Commissione aumentano a vista d'occhio e questo certamente non aiuta i cittadini ad avere fiducia nelle istituzioni". E' quanto afferma il deputato del Pdl Maurizio Bernardo, sugli esiti della relazione di accesso e il conseguente scioglimento del Comune di Reggio Calabria. "Oggi scopriamo dai giornali - prosegue Bernardo - che il Domenico Serraino accusato nella relazione di essere un potente capo della 'ndrangheta e' solo un ragazzo impegnato nel sociale, incensurato che, sfortunatamente, ha lo stesso nome del boss. In molti cominciano a chiedersi come è possibile e perché, commissari impegnati per mesi nello studio di documenti delicati abbiano potuto prendere un simile abbaglio".