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    Madre e figlia ritrovate cadaveri dopo 8 anni nella villetta del marito

     

     

    Madre e figlia ritrovate cadaveri dopo 8 anni nella villetta del marito. La madre era catanzarese

    13 nov 12 Per otto lunghi anni non ha denunciato la scomparsa della moglie e della figlia continuando a ribadire che si trattava di un allontanamento volontario. Ma nella mattinata di oggi, nella sua villetta di Baia Verde, un villaggio di case per le vacanze, che sorge lungo il litorale domizio, nel Casertano, i poliziotti hanno trovato due cadaveri. Saranno gli esami medico-legali, disposti dalla Procura di Santa Maria Capua Vetere (Caserta) a dire con certezza se sono quelli di Elisabetta Grande e Maria Belmonte, scomparse dal 18 luglio del 2004 e che oggi avrebbero avuto 74 anni, la prima, 43 la seconda. I corpi, senza alcun segno di violenza, sono stati trovati, adagiati l'uno accanto all'altro, in unàintercapedine realizzata sotto il pavimento per scongiurare problemi di umidità. Accanto agli scheletri alcuni documenti ritenuti dagli investigatori di estremo interesse. Il marito e padre della due donne, Domenico Belmonte, 72 anni, medico, a lungo in servizio al carcere di Poggioreale, a Napoli, è stato interrogato per ore negli uffici della Questura di Caserta dagli investigatori, coordinati dal sostituto procuratore Silvio Marco Guarriello. Difeso dall'avvocato Rocco Trombetti, ha respinto con determinazione ogni addebito. E' stato aperto un fascicolo nel quale si ipotizzano i reati di sequestro di persona, omicidio e occultamento di cadavere. Anche l'ex marito della figlia è stato ascoltato dagli investigatori. La vicenda della famiglia Belmonte è cominciata una ventina di anni fa, quando Domenico, già direttore sanitario del sovraffollato penitenziario napoletano, sentendosi forse minacciato, decise di trasferire la famiglia nella loro casa di vacanza di Baia Verde. Tra quelle villette nascoste dalla vegetazione si sentiva più sicuro. A Baia Verde la moglie - un'insegnante in pensione originaria di Catanzaro - e la figlia con un matrimonio fallito alle spalle, hanno tentato di avviare anche un'attività commerciale che però non è andata bene mentre Domenico Belmonte, di tanto in tanto, faceva ritorno nella casa che la famiglia aveva nel centro storico di Napoli. Dal 2004 delle due donne si sono perse le tracce. Domenico con le poche persone con le quali ha avuto contatti in questi anni, tra cui l'ex genero, ha sempre detto che si trattava di un allontanamento volontario. E nel giardino ha lasciato per tutti questi anni anche la macchina della moglie. Lui, descritto come un professionista scrupoloso ma ora visibilmente trascurato, non si è allontanato mai più da Baia Verde, da quella villetta diventata un cimitero. Vestito malissimo usciva solo per curare il giardino. E trascorreva tanto tempo a leggere: oggi sul tavolo aveva un libro dal titolo 'Liberaci dal male oscuro', aperto al capitolo sulla depressione. Nessun contatto con i vicini. A far scattare l'allarme è stata la denuncia del fratello di Elisabetta, un medico di Catanzaro, che si è rivolto alla Polizia. E delle due donne si è interessata anche la trasmissione "Chi l'ha visto?". Così questa mattina nella villetta sono arrivati i poliziotti: Domenico Belmonte stava curando il giardino. Gli agenti hanno iniziato a passare al setaccio gli spazi esterni. Ma la scoperta è stata fatta solo grazie al 'georadar' del gabinetto regionale della polizia scientifica, che nell'intercapedine ha fatto la macabra scoperta.

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