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![]() Processo a cosca Pesce: anche minacce in aula
Processo a cosca Pesce: anche minacce in aula 15 feb 12 "Questo è un 'denunciato'". Così, con una frase che secondo l'accusa potrebbe costituire una minaccia, Rocco Rao, uno degli imputati nel processo ai presunti affiliati alla cosca Pesce di Rosarno, ha interrotto il collaboratore di giustizia Salvatore Facchinetti nel corso della sua deposizione in videoconferenza nel processo che si svolge a Palmi. Intemperanze che hanno spinto il presidente del Tribunale ad ordinarne l'allontanamento. Rao, definito dallo stesso Facchinetti come il braccio destro del boss Antonio Pesce, dello "testuni", è rientrato poi in aula ed ha fatto dichiarazioni spontanee accusando il collaboratore di essere un millantatore ed un truffatore. "Non ho mai trattato droga e se l'ho trattata che possano morire i miei figli, ma se non l'ho fatto deve morire lui" ha detto rivolgendosi a Facchinetti. Il sostituto procuratore della Dda di Reggio Calabria, Alessandra Cerreti ha quindi chiesto che le dichiarazioni di Rao venissero verbalizzate. Rocco Rao, imputato di associazione mafiosa e riciclaggio, gestisce un distributore di carburante che, secondo l'accusa, in realtà era dei Pesce. Il distributore è stato sequestrato su disposizione del Tribunale di prevenzione. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |