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Garante infanzia: rivedere carta doveri dei minori
Garante infanzia: rivedere carta doveri dei minori 03 feb 12 L'Autorità Garante per l'infanzia e l'adolescenza della Calabria "nell'esercizio delle proprie funzioni di vigilanza e applicazione dei diritti dei minori" interviene sulla stipula, avvenuta in data 23 novembre 2011, "in assenza di confronto con le Autorità di tutela dei diritti dei minori" di un accordo con l'Ufficio scolastico regionale e l'Ente privato 'Osservatorio sui diritti dei minori'". "E' evidente che la 'carta', così come proposta - afferma il Garante - manifesta un atteggiamento contrario alla cultura dell'infanzia e dell'adolescenza e necessita attenta e ponderata revisione alla luce della Costituzione della Repubblica, della legislazione vigente nel nostro ordinamento, delle convenzioni internazionali, nonché della normativa europea. L'esame della 'carta' de qua non può prescindere dall'analisi del concetto di educazione cui è indissolubilmente correlato. Il processo di evoluzione dei diritti dei minori - riconosciuti, finalmente, 'soggetti' titolari di diritti soggettivi perfetti, autonomi e azionabili - ha trasformato anche il carattere dell'autorità genitoriale, la cui potestà, oggi, consiste in una mera titolarità di diritti dell'esercente finalizzata alla realizzazione della sana crescita psicofisica del minore. Per la realizzazione di detto interesse superiore, l'educazione non può concretarsi nell'imposizione di una serie di regole-doveri, ma nel fornire tutti i mezzi necessari a che il minore (titolare di diritti e di doveri e non di doveri prima e diritti poi) sia in grado di divenire persona adulta. Non si educa un minore attraverso una serie di ordini consacrati in un decalogo impositivo di comportamenti formali, quale appare la 'carta dei doveri dei minori. Piuttosto, li si stimola con adeguati strumenti di apprendimento affinche' determinati valori sorgano nei minori stessi". Per Intrieri "il decalogo, inoltre, rischia di produrre effetti deleteri: l'uso improprio della categoria delle situazioni giuridiche soggettive riferite al minore (obbligo contrapposto al diritto), rischia, infatti, di generare nel momento applicativo un monstrum giuridico non solo sotto il profilo costituzionale, ma anche e soprattutto su quello umano". © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |