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    Processo Minotauro a Torino, in 172 chiedono giudizio a Reggio. Libera parte civile

     

     

    Processo Minotauro a Torino, in 172 chiedono giudizio a Reggio. Libera parte civile

    27 apr 12 Hanno chiesto di essere giudicati a Reggio Calabria i 172 accusati di concorso in associazione mafiosa a Torino. Di loro 117 sono detenuti dal giugno 2010 quando vennero arrestati nel corso della maxi-operazione Minotauro contro le infiltrazioni dell' 'ndrangheta in Torino e provincia. In udienza preliminare (che apertasi ieri proseguira' fino al 25 maggio) tutti gli accusati hanno presentato eccezione di competenza territoriale. I cinque pubblici ministeri hanno replicato che "ormai la 'ndrangheta e' un fenomeno da anni impiantato nel Torinese, dove sono le 'locali' e dove avvengono le attività di stampo mafioso". Il gup Francesca Christillin ha annunciato che si pronuncerà sulla questione il prossimo mercoledì. Intanto è scaduto oggi il termine per costituirsi parte civile in questa fase del procedimento penale. Al momento soltanto un imprenditore di Cuorgné, che fu vittima di estorsione, ha deciso di farsi avanti, ma altri enti pubblici o associazioni possono costituirsi parte civile in apertura di fase dibattimentale.

    Libera parte civile al processo all'ndrangheta sul territorio piemontese: su questa ipotesi sta lavorando lo staff legale che segue con attenzione l' udienza preliminare apertasi ieri (proseguirà fino al 25 maggio) per 172 accusati di concorso in associazione mafiosa. Libera quattro mesi fa, infatti, prese la decisione di costituirsi parte civile, avviando il percorso necessario - a livello nazionale - per valutare la sussistenza dei requisiti legali necessari. "La presenza di Libera nel processo sarebbe significativa - spiega l'associazione - in quanto soggetto collettivo, espressione della società civile, che si pone a fianco di quanti sono stati lesi dall'attività mafiosa sul territorio piemontese, e quindi di quanti hanno deciso e decideranno di costituirsi parte civile". La referente di Libera Piemonte, Maria José Fava, si unisce, dunque, all'appello del presidente della Commissione Antimafia del Comune di Torino Roberto Tricarico che nell'annunciare la costituzione di parte civile del Comune di Torino, auspica che altri lo facciano. Dei 172 su cui il giudice è chiamato a decidere del rinvio a giudizio, 117 sono in carcere dal giugno 2010 quando i carabinieri, nel corso dell'operazione Minotauro.

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