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    Migliaia di forestali in piazza protestano a Catanzaro

     

     

    Migliaia di forestali in piazza protestano a Catanzaro, Cgil "Regione dia risposte". Cisl "Regione attivi tavolo"

    27 apr 12 Alcune migliaia di lavoratori forestali (4-5.000 secondo alcune stime), stanno manifestando a Catanzaro per chiedere alla Regione il pagamento di alcune mensilità arretrate e per avere certezza per il futuro. I lavoratori, molti dei quali giunti in pullman, si sono ritrovati nella zona dello stadio e poi sono partiti in corteo per raggiungere piazza Prefettura, nel centro della città. La manifestazione, promossa dai sindacati, sta provocando disagi alla circolazione.

    CGIL: Regione dia risposte. "Siamo pronti alla mobilitazione continua se dalla Regione non arriveranno risposte concrete per il futuro della forestazione". E' quanto hanno affermato i sindacalisti di Cgil, Cisl e Uil nel corso della manifestazione a Catanzaro dei lavoratori forestali. Alla protesta hanno partecipato, secondo gli organizzatori, oltre 7.000 lavoratori (3.000 secondo le forze dell'ordine). Allo sciopero generale, oltre agli operai forestali, hanno aderito anche altre sette categorie di lavoratori tra cui gli operai agricoli, dei consorzi di bonifica, del corpo forestale e del settore zootecnico. Il segretario nazionale della Fai-Cisl, Augusto Cianfoni, ha affermato che "questa è una giornata di protesta nazionale ma anche di proposta per il futuro della forestazione. Chiediamo al governo di aprire un tavolo permanente per discutere della situazione generale del settore, allo stesso tempo vogliamo che le Regioni programmino interventi seri e concreti. Non è più accettabile continuare a trascurare la cura del territorio e poi spendere soldi per i danni provocati dalle alluvioni o dai disastri naturali". Poco prima dell'inizio della manifestazione il consiglio provinciale di Catanzaro ha deciso di sospendere i lavori in segno di "solidarietà - hanno detto i sindacalisti - nei confronti dei lavoratori forestali". Il segretario generale regionale della Flai-Cgil, Santino Aiello, ha ricordato che "dal 2007 la giunta regionale della Calabria non ha ancora trovato una riforma per questo settore. Ed ora si è aggiunto anche il rischio della mancata copertura finanziaria per pagare gli stipendi. A questo punto rivendichiamo un tavolo permanente per discutere sul futuro di questo settore che se ben gestito può creare sviluppo e occupazione". Ed infine il segretario regionale della Uil, Alberto Castagna, ha lanciato un monito perché "non permetteremo a nessuno di smantellare l'area della forestazione. L'esasperazione di questi lavoratori è altissima e quindi è necessario, in tempi brevi, dare risposte concrete".

    Cisl "Regione attivi tavolo". "La grande partecipazione alla manifestazione di oggi a Catanzaro dei lavoratori forestali provenienti da tutta la Regione rappresenta un punto di svolta per la definizione di un nuovo corso sulla forestazione in Calabria". Lo afferma in una nota il segretario generale regionale della Cisl, Paolo Tramonti. "Per la Cisl - aggiunge - si tratta di valorizzare finalmente un settore strategico e decisivo per qualsiasi ipotesi di crescita e di sviluppo della nostra Regione con una seria ed organica programmazione, che valorizzi e rilanci le zone interne, in un quadro di salvaguardia dell'assetto idrogeologico e di tutela dei livelli occupazionali. Al Governo regionale si chiede con forza la definizione di un percorso in grado di determinare una nuova prospettiva di certezza per il futuro attraverso investimenti e risorse adeguate tenendo conto delle varie realtà territoriali. "La Cisl - conclude Tramonti - manifesta ancora una volta la propria disponibilità a discutere proposte di riorganizzazione e riforma in materia di forestazione ed agricoltura purché finalizzate a rafforzare il patrimonio di competenze, professionalità ed innovazione dei comparti, nella consapevolezza che qualsiasi decisione non può che avvenire se non attraverso la massima partecipazione e condivisione. In questo senso la CISL chiede di riattivare al più presto un tavolo di concertazione con il Governo regionale"

    Censore e Guccione: Lassismo della Regione. "Giudichiamo insensata ed irresponsabile l'inerzia del Governo regionale di fronte alla drammatica situazione in cui versa il settore della forestazione in Calabria. Ormai è sotto gli occhi di tutti. La Giunta non ha alcuna capacità politica per fronteggiare le grandi questioni che assillano la nostra regione e soprattutto per porre adeguate risposte alle impellenti richieste che giungono da settori, come quello della forestazione, che rischiano di essere avvolte da una crisi irreversibile". Così i consiglieri regionali del Pd Bruno Censore e Carlo Guccione hanno commentato le fasi che hanno portato in piazza a Catanzaro migliaia di lavoratori forestali provenienti da tutta la regione. "I punti di fondo su cui oggi ruota l'intera problematica della forestazione - hanno proseguito - sono essenzialmente due. Assicurare il pagamento delle mensilità arretrate e di quelle future a tutti i lavoratori di questo comparto e pianificare un'azione credibile per il rilancio di un settore che è indiscutibilmente vitale per la sostenibilità ambientale della nostra regione. Abbiamo più volte denunciato in tutte le sedi istituzionali che troppo spesso in Calabria si è parlato di forestazione in modo stanco e senza guardare in prospettiva a quelle che sono le potenzialità di questo comparto. La questione ambientale di questa regione è qualcosa che deve andare ben oltre la semplice improvvisazione programmatica se non altro perché l'emergenza che riguarda l'assetto del territorio è qualcosa di ancora irrisolto e che si può affrontare solamente con una sensata politica di studio e di rilancio del settore forestale. Se non fosse che la questione tocca quasi ottomila operai idraulico-forestali e la tutela di un territorio eccessivamente debole sotto il profilo geo-morfologico, si potrebbe dire che il lassismo posto in essere dalla Giunta Scopelliti stia assumendo contorni grotteschi e paradossali. Consideriamo impellente garantire ai lavoratori gli stipendi spettanti ed aprire le porte ad un rilancio compiuto del settore che tocca il profilo ambientale e soprattutto quello della pianificazione economica del territorio che si lega a doppio filo a quello ambientale. Per queste ragioni riteniamo che la protesta dei forestali sia stata emblematica e fortemente indicativa di un malessere vasto che getta nello sconforto migliaia di famiglie, specie in un momento in cui la crisi serpeggia in modo veloce". "Pertanto - hanno concluso Censore e Guccione - riteniamo indispensabile non lasciare allo sbando la forestazione, i suoi lavoratori e tutto ciò che ruota intorno. Sarebbe una grave colpa difficile da recuperare".

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