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    Catturato dalla Polizia Franco Presta

     

     

    Catturato dalla Polizia Franco Presta, il killer latitante

    13 apr 12 Il latitante Franco Presta, di 52 anni, ritenuto dagli investigatori un killer spietato delle cosche di 'ndrangheta del cosentino, e' stato arrestato nella tarda serata dalla squadra mobile di Cosenza. L'uomo è stato bloccato in un appartamento affittato a studenti ad Arcavacata di Rende nei pressi dell'università. I proprietari dell'appartamento sono ora sotto indagine da parte dei magistrati della DDA di Catanzaro. Gli agenti della Mobile erano da giorni sul pericoloso latitante ed avevano individuato la zona anche seguendo le tracce dei numerosi personaggi che coprivano la sua latitanza e lo rifornivano. La mossa decisiva della Polizia è stata quella di seguire la moglie di Persta che è andata a trovarlo per Pasqua. Da qui il coinvolgimento del Commissariato di Castrovillari, comandato da Zanfini, che ha svolto un ruolo determinante per la sua cattura. Al momento degli arresti l'uomo non ha reagito e non ha proferito alcuna parola. Addosso aveva 3000 euro contanti e nella stanza aveva custodito anche un giubotto antiproiettili. Certo non si aspettava il blitz degli uomini della Squadra Mobile che erano da tempo su di lui. L'unica battuta che si è concesso è stata quella rivolta agli agenti mentre lo accompagnavano in carcere. Accecato dai flash dei fotografi Presta ha detto "Dove mi portate? A Sanremo?". A firmare il suo arresto è giunto a Cosenza il PM della DDA di Catanzaro Pierpalo Bruni accolto dal Questore Anzalone e dal Capo della Mobile Miglietta. Personaggio di spicco nella mala cosentina, il suo nome era inserito nell'elenco dei 100 ricercati più pericolosi d'Italia. E' accusato di associazione mafiosa e per tre delitti commessi nella guerra di mafia che insanguinò il cosentino tra il 1998 ed il 2001. Maggiori particolari verranno diffusi nella mattinata nel corso di una conferenza stampa.

    Video: Arresto Presta

    Video arresti Presta

    Su di lui pende anche strage famiglia Spezzano Albanese. E' sospettato anche di essere responsabile della strage di una famiglia, Franco Presta, il latitante arrestato stasera dalla squadra mobile di Cosenza, ricercato da cinque anni per una condanna per usura e per tre delitti compiuti nel corso della guerra di mafia nel cosentino. Il 17 gennaio 2011 il figlio di Presta, Domenico, di 22 anni, é stato ucciso a colpi di pistola a Spezzano Albanese, al termine di una lite per un parcheggio, da un commerciante, Aldo De Marco. Un delitto che, secondo gli investigatori, potrebbe essere stato all'origine del duplice omicidio di Rosellina Indrieri, di 45 anni, e della figlia Barbara Indrieri, di 26, uccise a San Lorenzo del Vallo il 16 febbraio del 2011 e dell'omicidio di Gaetano De Marco, fratello di Aldo e marito e padre delle due donne, ucciso il 7 aprile successivo dopo essere scampato alla strage della sua famiglia. Le due donne sono state trucidate nell'appartamento della famiglia da un commando di due o tre persone che sfondarono la porta ed iniziarono a sparare senza pietà con i fucili. Barbara fu raggiunta da un colpo alla schiena mentre tentava una fuga disperata dal balcone ed il suo corpo rimase penzolante dalla ringhiera. Per il triplice omicidio dei componenti la famiglia De Marco, nonostante i sospetti degli investigatori, al momento non risulta sia stato emesso nei confronti di Presta un provvedimento cautelare. Presta, secondo la Dda di Catanzaro, è uno dei killer più spietati della Calabria. I tre omicidi per i quali è ricercato sono quelli di Primiano Chiarello, ucciso nel giugno del 1999 a Cassano allo Ionio e dei boss della 'ndrangheta cosentina Antonio Sena e Francesco Bruni, detto ''bella bella", uccisi, rispettivamente, il 12 maggio del 2000 ed il 29 luglio del 1999. Uno dei delitti fu commesso con modalità particolarmente efferate. Chiarello fu attirato in una trappola da alcuni conoscenti che lo portarono in una stalla dove fu ucciso con numerosi colpi di una mitraglietta Skorpion. Il corpo fu poi fatto a pezzi e sciolto nell'acido. Per i tre delitti della guerra di mafia, altre tre persone sono state arrestate. Franco Presta, oltre che un killer, secondo gli inquirenti è anche il boss di una cosca che opera nell'alto Ionio Cosentino, legata a quella dei Lanzino-Cicero di Cosenza.

    L'arrivo del PM della DDA di Catanzaro Bruni

    Il trasferimento di Presta

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