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    Inchiesta Poseidone: Una condanna e 23 rinvii a giudizio

     

     

    Inchiesta Poseidone: Una condanna e 23 rinvii a giudizio

    03 giu 11 Una condanna a dieci mesi di reclusione e 23 rinvii a giudizio sono stati decisi dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Catanzaro Maria Rosaria Di Girolamo per l'inchiesta Poseidone sugli illeciti della gestione della depurazione in Calabria. La condanna, emessa nel processo con rito abbreviato, è stata inflitta a Giovanni Angotti, nella qualità di presidente della Commissione aggiudicatrice dell'appalto per la realizzazione del depuratore di Catanzaro Lido. E' stato assolto invece Domenico Sodaro, ex responsabile della raccolta dati di un organismo che si occupa di ambiente. Nell'udienza preliminare il gup ha rinviato a giudizio 23 indagati tra cui l'ex presidente della Regione Calabria, Giuseppe Chiaravalloti, l'ex subcommissario per l'emergenza ambientale in Calabria, Giovambattista Papello, e l'ex assessore all'ambiente della Giunta regionale di centrodestra di Chiaravalloti, Domenico Basile. Sono state prosciolte altre undici persone tra cui Santo Lico, che è morto negli anni scorsi. Per Giovanni Angotti, per il quale è stata sospesa la pena e la non menzione, è stata dichiarata anche l'incapacità di contattare la pubblica amministrazione per la durata della pena. Angotti è accusato di tentata turbativa d'asta per l'appalto del depuratore di Catanzaro Lido. Il pubblico ministero aveva chiesto la condanna ad un anno di reclusione. I 23 indagati dell'udienza preliminare sono accusati a vario titolo di associazione per delinquere, concussione, falsità ideologica, truffa e turbativa della libertà degli incanti. I capi d'imputazione riguardano principalmente l'aggiudicazione di appalti per i depuratori ed altri lavori nel settore della depurazione in Calabria. Le persone prosciolte sono funzionari della Regione e professionisti che erano accusati di abuso d'ufficio per un solo capo d'imputazione. Si tratta di Francesco Antonio Corso, Patrizio Cuppari, Raffaele Mangiardi, Marco Misiti, Rossella Rossi, Domenico Braghò, Luca Mandiello, Brunello Cugliari, Rocco Andronaco e Pasquale La Gamba. Per un undicesimo indagato, Santo Lico, il giudice ha deciso il proscioglimento perché è deceduto negli anni scorsi. Il processo per le persone rinviate a giudizio inizierà il 10 ottobre.

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