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    Tragedia 107: Frank e Robert amavano il rap

     

     

    Tragedia 107: Frank e Robert amavano il rap

    26 dic 11 Robert e Frank a San Giovanni in Fiore li conoscevano tutti, per via di quella passione sfrenata per il rap. I due fratelli avevano la musica nel sangue. Nei mesi scorsi avevano prodotto un video immesso nella galassia di youtube. Un brano per raccontare ansie, aspettative e condizione dei giovani che vivono quassù. Una città difficile quella incastonata nei loro versi. Un luogo immerso nei problemi, dove la disoccupazione è un dramma e l'emigrazione una traumatica soluzione. Avevano affidato alla rete il loro lamento, scegliendo anche un titolo emblematico: "volano le sedie". Denuncia, ironia, sarcasmo, in perfetto stile rap. Un pezzo di realtà raccontata senza sconti, senza fronzoli, senza convenzioni. L'avevano pensato per scuotere le coscienze, per richiamare l'attenzione, per essere parte di quell'universo giovanile che non si accontenta, che non si rassegna e lotta, mettendo in campo tutte le armi di cui dispone. Robert e Frank volevano contribuire a creare una società diversa da quella che ha costretto i loro genitori ad emigrare. Il loro papà ha consumato gli anni della gioventù in Francia. Anni di duro lavoro prima del ritorno a casa. Ora ha messo su una piccola attività commerciale: vende pneumatici. Un negozio ubicato a pochi passi dal centro cittadino in cui, quando gli impegni scolastici lo consentivano, era possibile incontrare anche i due ragazzi. La musica nell'anima, una grande passione, un impulso irrefrenabile a cui neanche la notte di Natale si può rinunciare. Robert era anche appassionato di motocross. Aveva disputato diverse gare con la sua moto verde. La stessa che compare più volte, con lui in sella, nelle foto pubblicate sul suo profilo facebook. Quell' impatto tremendo, il silenzio e, poi, il dolore, nella notte più attesa dell'anno. Un destino crudele proprio quando avevano deciso insieme ad altri tre amici di prolungare la festa in casa di un loro coetaneo che abita ad una manciata di chilometri da San Giovanni, perché da queste parti la tradizione vuole che nelle festività natalizie, si va dagli amici più cari a cantare e mangiare fino all'alba. Intonando versi beneauguranti e accompagnandosi con il tamburello e la fisarmonica. La stessa trovata dai soccorritori accanto al corpo senza vita di uno dei cinque ragazzi morti nella notte di Natale.

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Frank Laurenzano

Robert Laurenzano

 


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