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    Francesco Azzarà è stato liberato. Festa a Motta San Giovanni

     

     

    Francesco Azzarà è stato liberato. Festa a Motta San Giovanni

    16 dic 11 Il cooperante italiano liberato in Sudan è Francesco Azzarà. Lo ha confermato il sindaco di Motta San Giovanni, Paolo Laganà. "Abbiamo appena appreso - ha detto - che il cooperante liberato è Francesco Azzarà". "Francesco Azzarà è libero e sta bene" confermmo anche quelli di Emergency, che hanno avuto questa rassicurazione dalle autorità di Nyala. Il sindaco Laganà ha avuto la conferma della liberazione di Francesco Azzarà dai suoi genitori che in questo momento si trovano alla Farnesina. "C'é grande soddisfazione - ha detto Laganà -. Ora vedremo quando Francesco rientrerà in Italia. Ci auguriamo che le sue condizioni di salute siano buone. I genitori di Francesco si trovano alla Farnesina perché già da ieri erano in corso contatti per una possibile liberazione".

    Francesco Azzarà, il cooperante di Emergency sequestrato in Darfur e liberato oggi, è atterrato a Khartoum. Lo rende noto l'organizzazione umanitaria. Il giovane calabrese ha parlato con Gino Strada, confermandogli di stare bene.

    "Le autorità nell'ovest del Darfur hanno liberato oggi l'ostaggio italiano" scrive in un breve comunicato un'agenzia di stampa sudanese (Sudan Media Center) vicina al potere di Khartoum, senza fornire ulteriori dettagli. Dovrebbe tuttavia trattarsi del cooperante italiano di Emergency Francesco Azzarà rapito lo scorso 14 agosto in Darfur. L'unità di crisi del Ministero degli Esteri sta verificando la liberazione del cooperante italiano sequestrato in Darfur.

    "Al momento non ci sono conferme sull'identità del cooperante liberato. Non abbiamo la certezza, dunque, che si tratti di Francesco". Lo ha detto Francesco Legato, cugino di Francesco Azzarà, il cooperante italiano rapito in Sudan. "I genitori di Francesco - ha aggiunto - sono a Roma per degli impegni personali che avevano preso da diverso tempo. La circostanza della loro presenza a Roma non è certo da mettere in relazione ad una eventuale liberazione".

    C'é grande festa e mobilitazione a Motta San Giovanni, il paese del reggino dove Francesco Azzarà vive con i suoi familiari. Dopo la notizia della liberazione del cooperante in Paese c'é stata subito una grande mobilitazione. Le persone si sono ritrovate per strada ed hanno iniziato a festeggiare. Il sindaco, Paolo Laganà, ha subito affermato che si tratta di "un grande regalo per Natale". All'esultanza del sindaco sono poi seguite anche quelle di moltissimi amici di Francesco che già dal suo rapimento si erano mobilitati con fiaccolate e iniziative pubbliche. "Siamo felicissimi - affermano alcuni amici di Francesco - perché questo è un grande momento di gioia. Le nostre voci sono state ascoltate ed ora speriamo di poter riabbracciare presto Francesco". Il sindaco Laganà, intanto, tiene i contatti con i familiari di Francesco che si trovano a Roma. "Siamo davvero emozionati - ha detto - c'era una attesa spasmodica e finalmente abbiamo ricevuto questa meravigliosa notizia. Siamo felicissimi. Ora attendiamo con trepidazione il ritorno di Francesco a Motta".

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