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    DDA: Le cosche a Cosenza controllavano il voto

     

     

    DDA: Le cosche a Cosenza controllavano il voto

    06 dic 11 "Le cosche di Cosenza della 'ndrangheta hanno il controllo del voto con la capacita' di determinarne i risultati". Lo ha detto il procuratore aggiunto della Dda di Catanzaro, Giuseppe Borrelli, illustrando ai giornalisti i risultati dell'operazione sugli omicidi per la guerra di mafia a Cosenza scaturita dall'inchiesta in cui sono indagati tre esponenti politici. "C'é poi un particolare, emerso dalle intercettazioni - ha aggiunto Borrelli - che se dovesse essere acclarato nel prosieguo delle indagini sarebbe scolvolgente: su alcune schede elettorali relative alle comunali di Piane Crati sarebbe stato impresso un segno identificativo. Un particolare da cui emerge che non c'é alcun limite al peggio". Il Procuratore della Dda, Vincenzo Lombardo, ha detto che "il condizionamento della 'ndrangheta non risparmia nessun partito e si adatta sempre a quelli che sono i poteri in una determinata area''. Secondo Borrelli, inoltre, "la città di Cosenza è sottoposta ad una pressione estorsiva capillare. Ogni giorno si registrano due o tre episodi ai danni di imprenditori, ma nessuno di questi ammette di essere sottoposto ad attività estorsiva. La cosca Lanzino-Ruà era anche riuscita a stabilire una pax tra le consorterie che facevano riferimento ad una cassa comune in cui andavano a finire tutti i proventi delle estorsioni. E' necessario, a questo punto, fare venire a Cosenza le forze investigative migliori perché non è possibile continuare a lasciare la città nelle mani delle cosche". All'incontro con i giornalisti hanno partecipato anche il Procuratore della Repubblica di Cosenza, Dario Granieri, ed il procuratore aggiunto, Domenico Airoma. Quest'ultimo ha parlato di "operazione di polizia importante nella quale, però, c'é un grande assente, e cioé la comunità civile perché non abbiamo avuto alcuna collaborazione dalle persone offese. Il mio sogno è che un giorno, mi auguro il più presto possibile, in questa sala della Procura della Repubblica di Cosenza in cui si sta svolgendo questa conferenza stampa e che abbiamo dedicato al giudice Rosario Livatino possa avere luogo l'incontro con la prima associazione antiracket costituita a Cosenza".

    Video: Operazione Terminator

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