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    Una telecamera di servizio ha ripreso i killer di De Marco

     

     

    Una telecamera di servizio ha ripreso i killer di De Marco. I CC sulle tracce di Franco Presta

    09 apr 11 Proseguono serrate le indagini dei carabinieri sull'efferrato delitto commesso alle porte di San Lorenzo del Vallo lungo la strada provinciale 175 che porta a Spezzano Albanese dove e' stato ucciso Gaetano De Marco, fratello di Aldo De Marco, nella tremenda faida aperta da lui dopo aver ucciso per un banale litigio per un parcheggio il figlio del boss Franco Presta. Gaetano De Marco e' stato attinto da sette colpi di pistola 9x21 cinque dei quali andati a segno. L'agguato e' stato portato a termine a bordo di uno scooter fatto rinvenire bruciato assieme alla pistola utilizzata. In pieno stile mafioso. I militari stanno adesso lavorando sulle immagini che sono state riprese dalle telecamere di servizio dell'Ufficio Postale sito proprio davanti la piazzetta dove e' avvenuto l'agguato. Nelle immagini si vede la moto arrivare con due persone a bordo protette da caschi integrali. Ma le testimonianze dei tanti che erano sul posto ed hanno assitito all'agguato parlano anche di una moto enduro che avrebbe scorazzato poco prima dell'agguato. Dunque potrebbe essere stata la moto della fuga e dell'arrivo visto che l'omicidio e' stato effettuato a bordo di uno scooter. Particolari che gli investigatori, a capo dei quali c'è il Comandante del reparto operativo Carabinieri colonnello Vittorio Franzese, non si sono fatti sfuggire. le indagini intanto sono in mano del procuratore Capo della Distrettuale Antimafia di catanzaro, Vincenzo Antonio Lombardo, e a breve passeranno nelle mani del procuratore Vincenzo Luberto che gia sta indagando sul duplice omicidio del 17 febbraio. Anche se, fisicamente, c'e' da aggiungere, le carte dell'agguato in cui e' stato ucciso Gaetano De Marco, sono ancora nelle mani della Procura di Castrovillari, guidata dal Procratore Franco Giacomantonio, competente per territorio. Ma e' chiaro, e non ci sono dubbi, che la vicenda s'inquadra nella faida di mafia scatenata dall'omicidio del giovane Domenico Presta, figlio del boss Franco Presta ucciso per una lite dal vicino del suo negozio, l'elettricita Aldo De Marco, tuttora rinchiuso in carcere. Quello che preoccupa, oltre al fatto della spietata esecuzione con tanto di sopralluoghi e studio dell'agguato, che non e' certo casuale, e' la situazione di pericolo in cui vivono i due figli superstiti di Gaetano De Marco, che prima di essere ucciso ha perso la moglie e una figlia nell'agguato che ha preceduto l'omicidio di due giorni fa, omicidio che ha scosso la comunita' intera della Valle dell'Esaro, e la sorella di Aldo De Marco. Per loro e' stata gia' predisposta la protezione. ma perche' tanta ferocia, tanta sete di vendetta. tre persone sono cadute e forse il boss Presta non ha placato la sua sete di sangue. I carabinieri di Cosenza, per bocca del Comandante provinciale Francesco Ferace, pero', assicurano, che le indagini sulla cattura dello spietato boss sono agli sgoccioli e potrebbero giungere al termine nel giro di poco tempo. Presta si avvale d una fitta rete di complici che riescono a proteggere la sua latitanza. A lui sono da prescrivere, secondo le indagini della DDA, numerosi omicidi tra cui due dei piu' importanti quello del boss Francesco Bruni detto BellaBella e quello del capo dei capi della mafia cosenentina, Antonio Sena. (piga)

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