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    CamCom Crotone: "Eni rispetti territorio"

     

     

    CamCom Crotone: "Eni rispetti territorio"

    10 ago 11 "Il rapporto con l'Eni deve cambiare, l'Eni rappresenta una eccellenza nel panorama imprenditoriale nazionale ed internazionale ed è giusto che faccia i suoi investimenti ma questi devono essere rispettosi del territorio, dei cittadini e delle altre imprese, basti pensare soltanto ai danni subiti dal settore della pesca o del turismo". E' quanto afferma, in una nota, il presidente della Camera di commercio di Crotone, Fortunato Roberto Salerno. "I rischi e le conseguenze negative di insediamenti poco rispettosi del territorio e della popolazione - è scritto in un comunicato dell'ente camerale - sono sotto gli occhi di tutti, come spesso è stato sottolineato da autorevoli voci a sostegno di un maggior rispetto dell'ambiente, tra queste è la volta del noto sismologo di fama mondiale Leonardo Seeber che, affermando pubblicamente che Crotone affonda, ha lanciato un evidente allarme a valutare i rischi dell'attività estrattiva anche quali cause della comprovata subsidenza registrata nel territorio. Le conseguenze dell'attività estrattiva devono essere, inoltre, valutate alla luce dei mancati vantaggi per il territorio e la popolazione, vantaggi che a tutt'oggi non vediamo. Basti pensare all'accordo stipulato tra il Comune di Crotone e l'Eni finalizzato a fornire alle aziende crotonesi forniture di gas a prezzi devettoriati. Tale accordo, rimasto tuttora sulla carta, avrebbe potuto essere esteso ai cittadini con un notevole e concreto risparmio sulla bolletta del gas di cui attualmente non fruiscono, come tra l'altro le imprese". "Il rapporto con Eni - sostiene Salerno - deve essere ispirato da un senso di rispetto che finora è mancato e di pari dignità reciproca. Il territorio crotonese ha troppo sofferto per speculazioni industriali che lo hanno portato dagli allori alla rovina, deprendandolo non soltanto delle risorse presenti ma anche delle speranze future. Ciò non può e non deve più avvenire. Proprio per ricostruire tale rapporto incrinato con il territorio l'Eni potrebbe contribuire al percorso di sviluppo infrastrutturale e culturale dello stesso per uscire dall'isolamento e dalla morte economica e sociale: ciò sarebbe un atto concreto e forte verso una città che da anni fornisce ricchezza e ricava danni".

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