Uccise i consuoceri a San Vincenzo la Costa, Cino si suicida in carcere. Legali annunciano esposto

07 ago 11 Si è suicidato nel carcere di Catanzaro, Francesco Beniamino Cino, di 66 anni, l'uomo che nel giugno scorso ha ucciso i consuoceri e ferito la nuora a San Vincenzo La Costa, nel cosentino. L'uomo, secondo quanto si è appreso, si è tolto la vita impiccandosi all'interno della sua cella. Nelle settimane scorse Cino era stato sottoposto ad un intervento chirurgico a causa delle sue precarie condizioni di salute. I difensori dell'uomo hanno preannunciato l'intenzione di presentare un esposto alla Procura della Repubblica. Il 29 giugno scorso Cino, armato di una pistola calibro 7.65, sparò alcuni colpi contro la nuora che rimase gravemente ferita. Successivamente si recò nell'abitazione dei consuoceri e uccise il padre della donna, Franco Cariati e la moglie di quest'ultimo, Anna Greco. Cino avrebbe deciso di compiere il duplice omicidio perché non sopportava la separazione tra la nuora ed il figlio.

In sezione carcere un solo agente. "Oggi un detenuto italiano si è suicidato nel carcere di Catanzaro. Il corpo dell'uomo è stato trovato dall'agente di polizia penitenziaria in servizio nella sezione detentiva. Per l'uomo, purtroppo, non c'é stato niente da fare, nonostante l'intervento dell'agente". Lo affermano in una nota congiunta il segretario nazionale del sindacato autonomo di Polizia penitenziaria (Sappe), Damiano Bellucci, ed il segretario aggiunto Giovanni Battista Durante. "All'interno della sezione detentiva - aggiunge - c'era un solo poliziotto penitenziario, a causa della grave carenza di personale. A Catanzaro, come in molti altri istituti d'Italia gli agenti sono costretti a fare anche tre turni di servizio consecutivi, soprattutto nel periodo estivo, per garantire i turni di ferie a tutto il personale. Gli eventi critici (suicidi, tentativi di suicidi, aggressioni e gesti di auto ed eterolesionismo) nei 206 istituti italiani sono, in media, circa 200 al giorno". "L'uomo suicidatosi a Catanzaro - concludono Durante e Bellucci - era detenuto nella sezione media sicurezza. Dobbiamo ricordare, inoltre, che a Catanzaro esiste anche una sezione in cui sono ristretti circa 50 terroristi, dove sarebbe richiesto l'impiego di un maggior numero di agenti"