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La Betancourt in Calabria "Qui in tanti fanno del bene"

08 mag 10 ''In difesa della liberta' ci sentiamo tutti uniti. In Calabria, come in Colombia, ci sono tante persone che lavorano per il bene''. Lo ha detto la pacifista colombiana Ingrid Betancourt al suo arrivo oggi pomeriggio in Calabria. Betancourt e' stata accolta nell'aeroporto di Lamezia Terme dal sindaco, Gianni Speranza, insieme al quale c'era il vicepresidente della Regione Calabria, Antonella Stasi, e Franco Barbalace, sindaco di Spilinga, dove in serata la pacifista colombiana terra' una conferenza. ''Dobbiamo lavorare - ha aggiunto Ingrid Betancourt - per insegnare la pace. Quando ero giovane, credevo che tutto potesse trovare una soluzione con il tempo. E invece tocca a noi fare qualcosa, oggi. Dobbiamo lavorare sulle menti e sui cuori. Sono i cuori che devono essere cambiati. Spesso pensiamo che cio' che facciamo sia poco. Ma i semi crescono. Pensate che in Calabria non sia stato fatto nulla di importante? No, perche' i messaggi si espandono tra la gente. Chi fa male fa grande notizia, ma la verita' e' che il bene vince sempre sul male. Noi siamo uniti e abbiamo fiducia che il mondo che vogliamo riusciremo ad averlo''. ''Lamezia Terme - ha detto il sindaco Speranza alla Betancourt - l'accoglie con grandissimo affetto e tanta stima. Lei rappresenta l'emblema della sofferenza per la difesa dei diritti umani. E sui diritti umani la mia citta' intende costruire il proprio futuro''.

Libertà è poter scegliere. ''La liberta', la vera liberta' e' poter essere chi si vuol diventare in qualunque situazione ci si trovi nella vita. Poter scegliere e' la vera liberta' e questo valore lo si capisce quando si e' perso tutto come e' stato nel mio caso''. A dirlo e' stata la pacifista colombiana Ingrid Betancourt, partecipando, stasera, ad una conferenza a Spilinga. ''Sei anni - ha aggiunto - legata con una catena al collo ad un albero senza poter camminare, saltare, o potersi sedere, parlare come poter stare zitta. E' quando si e' in queste situazioni che si comprende il valore della liberta'''. La Betancourt ha quindi sostenuto di essere giunta in Calabria e di girare il mondo ''per condividere il valore della liberta' con le persone che incontro''. L'ex candidata ecologista alla presidenza della Colombia, ha poi sostenuto che parlando con i componenti della Farc che l'hanno tenuta prigioniera per sei anni, ha capito che ''il loro essere terroristi nasceva dall'esclusione sociale'', sottolineando che anche se non c'e' nessuna giustificazione morale ad essere terroristi per il solo fatto di essere in qualche modo esclusi dalla societa', ''il mondo occidentale, deve comprendere di dover cambiare le priorita' nella vita''.Al riguardo la Betancourt ha detto che occorre ''spendere piu' tempo con i propri figli, spendersi per gli altri, e non ricondurre tutto ad un aspetto materialistico, che ci fa smarrire e ci fa smarrire il significato dei valori''. La Betancourt ha quindi sottolineato ''la grande valenza'' del progetto Summer peace university, aggiungendo di essere venuta in Calabria per fare in modo che ragazzi colombiani possano partecipare all'iniziativa che, grazie anche alla collaborazione dell' Iscapi, ''consentira' a questi ragazzi di fare esperienze di maturazione e di crescita''. Quindi ha sostenuto di avere fatto una passeggiata a Tropea, una delle piu' note localita' turistiche della Calabria, ''come atto simbolico, in nome di tutte quelle persone prigioniere che non potrebbero fare una cosa del genere''. Ingrid Betancourt, che era accompagnata dalla madre, la senatrice Yolanda Pulecio, e' stata accolta dal sindaco di Spilinga, Franco Barbalace, che le ha donato le chiavi della citta'