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Operazione antiusura della Finanza, 5 arresti tra Cutro e Reggio Emilia
Operazione antiusura della Finanza, 5 arresti tra Cutro e Reggio Emilia 04 mag 10 I militari della Compagnia della Guardia di Finanza di Crotone, nell'ambito di attivita' di Polizia giudiziaria subdelegata dal Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Emilia, hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare in carcere a carico di Antonio Grande (detto anche Toto' Marzullo) 57enne di Cutro, emessa dal Tribunale di Reggio Emilia per il reato di usura insieme ad altri quattro cutresi arrestati nella citta' emiliana. Le indagini hanno preso il via da un controllo fiscale effettuato dal Nucleo di Polizia Tributaria di Reggio Emilia nei confronti del titolare di un'impresa edile di Scandiano (Reggio Emilia). Nel corso degli accertamenti era emerso che l'imprenditore, in evidente grave difficolta' economica, aveva ottenuto ingenti prestiti di denaro, ad oggi calcolati in oltre 100mila euro, da vari soggetti. Le successive indagini, e in particolare vari mesi di intercettazioni telefoniche, hanno consentito di far piena luce sulla reale natura dei rapporti che intercorrevano tra l'imprenditore ed i suoi finanziatori. Ne e' emerso un pesante quadro di minacce che l'usurato subiva in un clima di omerta', dovuto al timore di ritorsioni. I prestiti venivano effettuati con assegni o in contanti e gli interessi richiesti variavano dal 10 al 15% mensile. Un’intera famiglia impegnata nell’attività di usura: la madre coordinava e dirigeva le operazioni, i due figli le eseguivano. La Guardia di finanza di Reggio Emilia ha arrestato cinque persone originarie di Cutro (Kr) dopo un accertamento fiscale su una vittima: un imprenditore edile di Scandiano (Reggio Emilia) finito nella morsa della crisi che aveva ottenuto un prestito da 100 mila euro che doveva restituire con tassi del 10-15%. Il tutto condito da pesanti minacce che la vittima subiva in un clima di omertà per timore di ritorsioni. Gli arrestati sono Maria Giuseppina Salerno, 51 anni, incensurata, e i figli Salvatore e Giuseppe Silipo di 34 e 32 anni, imprenditori edili pluripregiudicati. In manette anche altri due imprenditori edili crotonesi: Antonio Grande, 57 anni, incensurato, e Giuliano Floro-Vito, 38 anni, con precedenti. Nei confronti dei fratelli Silipo e della madre è stata contestata, dal coordinatore delle indagini Isabella Chiesi della Procura di Reggio Emilia, anche l’associazione per delinquere finalizzata all’usura. La vittima dell’usura può così ringraziare il controllo fiscale della Finanza: nel corso degli accertamenti era emerso che l’impresario, in grave difficoltà economica, aveva ottenuto ingenti prestiti di denaro da varie persone.
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