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Confart Crotone: dall’introduzione dell’euro rincari soprattutto a Sud
Confart Crotone: dall’introduzione dell’euro rincari soprattutto a Sud 31 lug 10 Dall'introduzione dell'euro i prezzi sono aumentati soprattutto al Sud. Se dal 2001 al giugno 2010 la media italiana di incremento dei prezzi e' stata del 20%, l'aumento piu' elevato: +25,8 % si è registrato in Calabria. Seguono la Campania, con il +25,4 %; la Sicilia, con il +22,6 % e l'Abruzzo, con il +21,2 %. Ultime, in questa speciale graduatoria, sono il Veneto (+18%), la Lombardia (+17,9%) e, all'ultimo posto, la Toscana dove i prezzi sono lievitati ''solo'' del +17,8 %. E' quanto emerge dai dati statistici elaborati dall'Ufficio Studi dell'Associazione CGIA di Mestre. A causare questo risultato, logicamente, hanno concorso molte criticita' presenti più nel Sud che nel resto del Paese. (infrastrutture-criminalità-accesso al credito-trasporti) Ad analizzare più approfonditamente questi dati, considerato e preso atto delle nostre negatività, riteniamo che la politica non possa più perdere tempo ed iniziare una vera stagione di concertazione con il mondo della PMI meridionale, che alla luce dei comportamenti della grande industria (vedi caso FIAT), oggi come oggi è l'unico strumento a disposizione dei nostri Amministratori per creare sviluppo, aumento dei consumi e nuove opportunità lavorative dipendenti. Siamo pronti a fare la nostra parte con impegno ed abnegazione, speriamo la politica guardi finalmente al nostro mondo senza supponenza ma veramente con spirito collaborativo e costruttivo perchè è questa la vera chiave di volta del problema. Se vogliamo far uscire la nostra Regione da questa situazione a dir poco allarmante, bisogna attivare misure di sostegno a sportello per le PMI, fuori dai meccanismi clientelari, per evitare i guasti che abbiamo registrato negli anni precedenti. Se il Governatore Scopelliti e la sua Giunta sono intenzionati veramente a cambiare ed a far ripartire concretamente lo sviluppo, hanno la fortuna oggi di avere la disponibilità di un tessuto economico laborioso e certamente i nostri imprenditori sono pronti a rimboccarsi le maniche e, anche con sacrifici, a contribuire a far uscire la nostra Regione da questo stato di cose poco edificante. E' evidente che alcuni fattori ostativi vanno rimossi da subito senza alcun tentennamento, in caso di ulteriori ritardi riteniamo che sarà difficile agganciare il treno della ripresa. Allora purtroppo sarà un'altra storia...Fiat e Omsa docet. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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