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15 mln di beni sequestrati al boss della ndrangheta Rugolo, dalla DIA
15 mln di beni sequestrati al boss della ndrangheta Rugolo, dalla DIA 05 lug 10 Beni per 15 milioni di euro sono stati confiscati dalla Direzione investigativa antimafia di Reggio Calabria a Domenico Rugolo, 75 anni, considerato dagli investigatori il boss dell'omonima cosca di Castellace di Oppido Mamertina. Il provvedimento, emesso dal Tribunale-Sezione misure di prevenzione, ha riguardato un'azienda edile, nove ettari di terreno in parte edificabile ed in parte uliveto/agrumeto, una villa, due fabbricati rurali e diverse disponibilità finanziarie. Rugolo, che attualmente si trova agli arresti domiciliari, è stato condannato nel 2008 per associazione mafiosa ed è stato arrestato la settimana scorsa nell'ambito dell'operazione Meta coordinata dalla Dda di Reggio e condotta contro le principali cosche di Reggio Calabria e dei paesi limitrofi che ha portato all'arresto di 41 persone. Le indagini della Dia di Reggio Calabria hanno consentito di accertare alcune delle attività della cosca Mammoliti-Rugolo per ottenere il controllo delle attività economiche attraverso estorsioni, infiltrazioni in appalti pubblici ed il successivo reimpiego dei proventi illeciti in varie iniziative imprenditoriali. Tra queste, secondo l'accusa, spiccano quelle collegate alla realizzazione del centro commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi. Molti dei beni accumulati da Rugolo sono stati poi intestati fittiziamente ai generi, tra i quali Domenico Romeo e Nino Princi, l'imprenditore morto nel maggio 2008 dopo una settimana di agonia per l'esplosione di una bomba sotto la sua auto. I beni confiscati oggi erano stati sequestrati nel 2009. Contestualmente alla confisca, il Tribunale ha sottoposto Rugolo alla sorveglianza speciale di pubblica sicurezza per la durata di cinque anni con obbligo di soggiorno nel comune di residenza. Il patrimonio di Rugolo viene adesso acquisito allo Stato ed affidato all'Agenzia nazionale per i beni confiscati diretta dal prefetto Mario Morcone. Domenico Rugolo – definito dal Presidente del Tribunale, Sezione Misure di Prevenzione “…non un ordinario ed onesto imprenditore agricolo ma di un capo ‘ndrangheta i cui comportamenti economici risentono inevitabilmente della sua condizione criminale” – è ritenuto essere a capo di una consorteria criminale – operante nel territorio di Castellace di Oppido Mamertina (RC) e zone limitrofe – denominata cosca Rugolo – risorta dalle ceneri della storica cosca “Mammoliti-Rugolo”, sfaldatasi a seguito di svariate inchieste giudiziarie del passato nonché dalle dichiarazioni del collaboratore di giustizia Saverio Mammoliti. Le indagini : L’attività investigativa svolta dal Centro Operativo Dia di Reggio Calabria ha consentito di svelare alcune delle attività poste in essere dalla rinnovata organizzazione criminale “Mammoliti-Rugolo” al fine di ottenere il controllo delle attività economiche nel luogo di influenza, attraverso estorsioni, infiltrazioni in pubblici incanti ed il successivo reimpiego dei proventi illecitamente accumulati in varie iniziative imprenditoriali, tra le quali spiccano quelle collegate alla realizzazione del noto centro commerciale Porto degli Ulivi di Rizziconi. In tal modo la consorteria criminale si andava distaccando dall’ormai vetusta attività di esclusivo accaparramento di immensi latifondi agricoli. Nell’anno 2009, a seguito di una lunga e complessa serie di accertamenti patrimoniali svolti dalla Dia, compendiati in una esaustiva proposta di misura di prevenzione – a firma del Direttore della Dia, il generale dei Carabinieri Antonino Girone – nella quale era stato ricostruito in modo certosino il complesso dei beni mobili ed immobili e delle società riconducibile al Rugolo, sono stati sequestrati (in esecuzione di distinti provvedimenti ablativi emessi dal Tribunale di Reggio Calabria– Sezione Misure di Prevenzione) beni mobili ed immobili e società per un valore di circa 15 milioni di euro. I beni sottoposti a confisca: Quote sociali e patrimonio aziendale dell’impresa “INNOVAZIONE EDILIZIA SRL” con sede a Taurianova (RC), operante nel settore edilizio; © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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