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    Tassa rifiuti, Calabria regione meno cara. Reggio economica, Crotone e Cosenza le più care

     

     

    Tassa rifiuti, Calabria regione meno cara. Reggio economica, Crotone e Cosenza le più care

    30 apr 10 Con una spesa media annua di 175 euro, la Calabria e' la regione meno cara d'Italia dopo Molise e Basilicata. E Reggio Calabria la citta' in assoluto meno cara del Paese. A livello regionale Crotone e Cosenza sono le citta' piu' care (269 e 196 euro).Nell'ultimo anno si registra un forte aumento a Vibo Valentia (+9,7%). E' quanto emerge dal Dossier Rifiuti di Cittadinanzattiva. In Calabria, la spesa media annua del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani - secondo la ricerca dell'associazione - e' di 175,5 euro, con un incremento del 3,2% rispetto all'ultimo anno, a fronte di un incremento tariffario che in Italia dal 2007 al 2008 e' stato del 2,8% su base nazionale. Nonostante cio', in Calabria si paga 47,5 euro in meno rispetto alla media nazionale, pari a 223 euro. Secondo quanto viene fuori dal dossier a Crotone la Tarsu arriva a costare 269 euro, 73 euro in piu' rispetto alla Tarsu che si paga a Cosenza (196 euro), 93 euro in piu' rispetto alla Tarsu che si paga a Catanzaro (176 euro), 127,5 euro in piu' rispetto alla Tarsu che si paga a Vibo Valentia (141,5 euro, tra le 10 citta' italiane dove il servizio costa meno) e addirittura 174 euro in piu' a Reggio Calabria (95 euro), la citta' italiana dove tale servizio costa meno. A piu' di dieci anni dal Decreto Ronchi del 1997, ancora nessun capoluogo della Calabria e' passato dalla Tarsu alla Tia. In positivo, rispetto al 2007, tra i capoluoghi di regione calabresi solo Crotone (+5,1%) e Vibo Valentia (+9,7%) hanno fatto registrare un incremento tariffario. Produzione e gestione dei rifiuti: secondo l'ultimo rapporto dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici (presentato nel 2009), nel 2007 in Calabria la produzione pro capite di rifiuti urbani e' diminuita dell'1,3% rispetto all'anno prima. In negativo, pero', c'e' da dire che il livello di raccolta differenziata si ferma solo al 9% del totale dei rifiuti prodotti in regione (fonte: Ispra, 2009), a fronte di una media nazionale pari al 28%. ''In Italia - afferma Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva - piu' della meta' dei rifiuti va ancora a finire in discarica, la produzione pro capite di rifiuti urbani e' pressocche' stabile, mentre cio' che non accenna a diminuire e' il carico delle tariffe, specie in quelle aree del Paese, come il Sud, dove il reddito pro capite e' piu' basso. Quel che emerge dall'analisi e' la mancanza di una politica nazionale della gestione dei rifiuti, capace di legare gli elementi di costo ad elementi di qualita' del servizio, a tutto vantaggio di chi continua ad operare in assoluta assenza di trasparenza se non proprio nell'illegalita', come peraltro piu' volte denunciato da Legambiente''.

    Record a Siracusa con 407 euro. La Campania e la Sicilia, regioni note alle cronache per la cattiva gestione della raccolta dei rifiuti sono anche due delle regioni in cui la tassa sulla spazzatura è più cara, rispettivamente 301 e 281 euro in media all'anno. E' quanto denuncia il rapporto sui rifiuti di Cittadinanzattiva che analizza l'andamento regionale della Tarsu, la tassa smaltimento rifiuti solidi urbani e della Tia, tariffa d'igiene ambientale (adottata solo dal 45% dei capoluoghi). "In Italia, più della metà dei rifiuti va ancora a finire in discarica, la produzione pro capite di rifiuti urbani è pressocché stabile - afferma Antonio Gaudioso, vicesegretario generale di Cittadinanzattiva - mentre ciò che non accenna a diminuire è il carico delle tariffe, specie in quelle aree del Paese, come il Sud, dove il reddito pro capite è più basso". La città in cui il sacchetto della spazzatura viene pagato quasi a peso d'oro è Siracusa, prima in classifica con una media di 407 euro/anno, seguita da Caserta (393 euro) e Catania (365 euro), mentre Pordenone, (148 euro), Pescara (147 euro) e Vibo Valentia (141,5 euro) sono le città più economiche. In media, in un anno la famiglia-tipo intervistata da Cittadinanzattiva ha sostenuto nel 2008 una spesa di 223 euro per il servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani, con un aumento del 2,8% rispetto all'anno precedente. E incrementi record si sono registrati a Salerno (+67,4%), Caltanissetta (+40%), Lecco (+29%), Chieti (+25%) e Benevento (+21,5%). A livello nazionale, secondo l'Istat, da gennaio 2000 a marzo 2010 l'incremento è stato del 55%.

     

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