Settantenne condannato per violenza privata a Catanzaro

30 apr 10 L’accusa di tentato omicidio derubricata in violenza privata, ed una condanna a otto mesi di reclusione per queste ultime accuse. Si è concluso così il processo a carico di Giovanni Passafaro, 70 anni, di Catanzaro, arrestato dalla Polizia dopo che, secondo le accuse, ha aggredito una donna straniera con un’accetta. I fatti avvennero a fine maggio 2009 a Catanzaro Lido dove l’imputato abita, in località Bellino. Secondo quanto emerse già all’epoca, la presunta vittima si era recata all’abitazione di Passafaro, del quale, in passato, era stata affittuaria. La donna dell’Est era tornata a casa dell’uomo per prendere un armadio che aveva lasciato lì, ma lui si sarebbe rifiutato di lasciarglielo portar via. Tra i due sarebbe dunque divampata una lite nel corso della quale, sempre secondo le accuse, Passafaro avrebbe tentato per due volte di colpire la donna con l’accetta che stava utilizzando per ripulire degli alberi di ulivo. I giudici (presidente Adriana Pezzo, a latere Antonio Rizzuti e Giovanna Mastroianni) hanno ritenuto Passafaro (difeso dagli avvocati Antonella Canino e Giuseppe Aiello) colpevole solo di minacce e lesioni, ma la parte offesa ha già annunciato di voler ricorrere in appello.