Calabrò all 'Unical "In Italia dilaga la libertà d'insulto in TV"

29 apr 10 ''La liberta' d'espressione e' certamente garantita. Da tutte le parti dilaga liberta' d'espressione. Vorrei fosse un po' meno liberta' d'insulto''. E' quanto ha detto il presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro', stamani a Cosenza a margine dell'inaugurazione del 38/o anno accademico dell'Universita' della Calabria. Calabro' si e' poi soffermato sulla comunicazione come via per lo sviluppo della Calabria. ''La Calabria - ha aggiunto - soffre piu' delle altre di una situazione geografica un pochino periferica e di una situazione viaria che e' veramente angustiante, ancora siamo ad una sola corsia sull'autostrada, di un sistema di trasporti difficoltoso. La comunicazione dematerializzata ad alta velocita' abolisce tutti questi handicap e consente come se si fosse nel cuore di New York di comunicare immediatamente con clienti, con fornitori e cosi' via, quindi e' di importanza fondamentale''. Sul ruolo delle emittenti televisive locali, il presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni ha poi aggiunto che ''sono una realta' italiana che va salvaguardata contemperando le limitate disponibilita' di frequenze perche' noi non abbiamo frequenze illimitate. Ne abbiamo meno di quelle che avremmo potuto avere se fosse stato comunicato a suo tempo all'ufficio internazionale delle comunicazioni di Ginevra le frequenze che realmente utilizzavamo. Invece, quando nel giugno del 2006 mi sono recato a Ginevra, ho scoperto che delle 22.000 frequenze utilizzate in Italia a Ginevra non ne risultava neanche una. Zero''. ''Ho dovuto spendere - ha concluso - tutta la credibilita' dell'autorita' che rappresento per ottenere 3.943 frequenze. E' tutto quello che abbiamo potuto avere, moltiplicando per cinque con il digitale che ci da' un certo numero di frequenze, ma non tante quante sarebbe stato auspicabile per le televisioni, ma ancora di piu' per le telecomunicazioni perche' in tutti i paesi del mondo, c'e' un dividendo utile da attribuire alle trasmissioni in telecomunicazioni ed invece noi in Italia non ce l'abbiamo''.

Calabrò "In Italia dilaga la libertà d'insulto in TV"