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    Inaugurazione anno accademico con protesta di precari e studenti

     

     

    Inaugurazione anno accademico con protesta di precari e studenti all'Unical, Rettore Latorre "Virtuosi ma tagli pesano"

    29 apr 10 Inaugurazione dell'anno accademico movimentata questa mattina nell'aula magna dell'Università della Calabria. Il trentottesimo anno accademico ha avuto come ospite d'onore il presidente dell'Autorita' per le garanzie nelle comunicazioni, Corrado Calabro'. Nel corso dell'intervento del rettore, Giovanni Latorre, l'aula Magna si e' colorata degli striscioni di protesta dei ricercatori precari. Tra gli slogan c'era anche quello ''Con i nostri crediti non paghiamo la vostra crisi''. Organizzati in gruppi, i ricercatori che hanno attuato la protesta hanno fatto girare gli striscioni in modo da poter essere visibili a tutti i presenti. Momenti di tensione si sono registrati quando i manifestanti hanno tentato di arrivare fino al tavolo dei relatori. Solo l'intervento del rettore che di fatto ha dato il via libera al passaggio degli striscioni e concesso la lettura di un manifesto dei precari ha riportato la calma. I ricercatori precari in un documento puntano l'indice contro il bilancio di previsione per l'esercizio 2010 dell' università in quanto ''la voce spesa - e' scritto - per gli interventi a favore degli studenti e dei laureati viene tagliata del 67%; gli assegni di ricerca vengono totalmente eliminati, le docenze extra retribuite per incentivazione e supplenza, e nell'investimento per la didattica vengono tagliati del 100%, infine dimezzate le spese per la ricerca scientifica''. Nella sua relazione il rettore, Giovanni Latorre si è soffermato sull'anno accademico 2011 sul quale ''pesa - ha detto - una fondata preoccupazione per ciò che potrebbe rappresentare l'inizio di una pericolosa inversione di tendenza del nostro Ateneo. Vorremmo lanciare un appello alla classe politica che rappresenta la nostra regione, a livello locale ed a livello nazionale: difendete insieme, destra, centro e sinistra, il sistema delle Università meridionali. Esse sono un patrimonio comune di grande valore''. ''La conoscenza - ha concluso - e le competenze sono elementi fondamentali per lo sviluppo e le Università sono luoghi di aggregazione e coesione della nostra gioventu'. Sono, in definitiva un fattore di democrazia''

    La protesta di studenti e ricercatori è iniziata con l'ingresso di tre striscioni durante la relazione del rettore Giovanni Latorre. Protestano per la diminuzione degli interventi a favore degli studenti e dei laureati (borse di studio) che hanno stimato in -67% rispetto allo scorso anno, degli assegni di ricerca pari al 100%, e delle spese per attivita' istituzionali post laurea (dottorati di ricerca, tirocini, eccetera) del 43%. Sugli striscioni hanno scritto 'Con i nostri crediti non paghiamo la vostra crisi', e 'Universita' svenduta, studenti denunciati, ora festeggia il tuo fallimento' riferiti al rettore. Latorre ha poi consentito a un rappresentante di leggere il seguente documento di protesta.

    Il documento dei precari. ''Il diritto allo studio, attraverso la retorica meritocratica, diventa diritto al debito''. Cosi' scrivono in un documento i ricercatori che questa mattina hanno manifestato nell'aula magna dell'Universita' della Calabria (Unical), dove era in corso la cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico. ''Sara' istituito -spiegano- un fondo speciale per il merito, anche vincolato a specifici usi, alimentato da donazioni effettuate a titolo spontaneo e solidale da privati, societa', enti e fondazioni. Questo fondo servira' per erogare buoni studio e prestiti d'onore da restituire al termine degli studi per la gioia degli istituti creditizi che ne incasseranno gli interessi''. I ricercatori e gli studenti lamentano che con la riforma Gelmini, ''verra' resa ancora piu' precaria la posizione lavorativa dei ricercatori strutturati e non strutturati svilendo ulteriormente il ruolo essenziale della ricerca pubblica italiana''. Secondo i manifestanti la classe dirigente e il rettore non avrebbero affrontato nel modo giusto la situazione. In particolare, dicono ancora i ricercatori nel documento, ''il rettore introducendo l'Universita' della Calabria tra le cosiddette universita' virtuose, ha di fatto sostenuto il progetto criminale del governo di distruzione dell'universita' pubblica, accettando una divisione tra atenei di serie A e di serie B secondo parametri aziendalistici per noi assolutamente non condivisibili. "La distinzione, infatti, avviene -sottollineano i ricercatori- attraverso criteri quantitativi che hanno come unico principio quello della quadratura del bilancio, non importa se per fare questo si tagliano stipendi, si sfrutta il lavoro dei precari, si dequalifica la didattica e si rende ancora piu' discriminatorio l'accesso all'universita' pubblica''. Il documento e' stato letto in pubblico, su autorizzazione del rettore Giovanni Latorre, dal pulpito dove in mattinata si sono susseguiti gli interventi previsti nel protocollo della cerimonia. I manifestanti hanno dispiegato in silenzio il loro striscione mentre il rettore svolgeva la sua relazione e hanno poi chiesto di poter leggere le motivazioni della protesta. Qualche momento di tensione tra i ricercatori e la polizia, in attesa che il rettore concedesse l'autorizzazione, poi la cerimonia ha continuato a svolgersi senza problemi.

    Latorre "Unical virtuosa ma tagli pesano". L'Universita' della Calabria (Unical) presenta un bilancio virtuoso delle attivita' ma si appresta ad affrontare un periodo non facile, a causa dei tagli. Sono i due aspetti sottolineati dal rettore Giovanni Latorre nella relazione tenuta questa mattina durante la cerimonia d'inaugurazione dell'anno accademico. ''In questa parte del Mezzogiorno d'Italia non e' stata costruita una 'cattedrale nel deserto', ma una citta' degli studi che riesce ad attrarre e a formare egregiamente 35mila giovani di questa regione'' ha detto Latorre parlando dell'offerta dell'ateneo. Tra le attivita' di cui essere fieri, ha spiegato, c'e' la partecipazione dell'Universita' della Calabria ai Pon relativi alla ricerca industriale, in 87 progetti su 500 arrivati al ministero dell'Universita' e ricerca. Latorre difende l'ateneo come virtuoso per essere riuscito a raddoppiare il corpo docente in un decennio, di meglio, ha sottolineato, ha fatto solo la Bicocca di Milano in un contesto piu' favorevole, inoltre l'Unical e' ''uno dei pochi atenei del centro-sud ad avere un numero dei docenti superiore a quello delle unita' di personale tecnico e amministrativo''. Tuttavia il rettore e' molto preoccupato per le prospettive dell'anno 2011 ''quando il finanziamento ordinario scendera' a 6,1 miliardi, corrispondente a un taglio di 1,4 miliardi, cioe' -19% circa rispetto allo stanziamento del 2009''. ''Un taglio cosi' vistoso di risorse -ha detto Giovanni Latorre- oltre a ripercuotersi pesantemente sulla formazione e sulla ricerca scientifica, determina un gap che difficilmente il Paese riuscira' a recuperare, soprattutto alla luce del fatto che tutti i Paesi concorrenti hanno messo in atto politiche di segno opposto''. Il rettore dell'Unical lancia un allarme: ''Nel 2011 tutte le universita', anche quelle cosiddette virtuose, come la nostra, correranno seriamente il rischio di non poter garantire gli stipendi ai propri dipendenti''. Un territorio non ricco come quello calabrese, ha inoltre spiegato Latorre, non potra' permettersi di compensare dal territorio, dagli enti locali ne' dalle famigli la diminuzione di finanziamento. Un ultimo appello del rettore e' indirizzato alla classe politica regionale: ''Difendete insieme, destra, centro e sinistra, il sistema delle universita' meridionali. Esse sono patrimonio comune di grande valore. La conoscenza e le competenze sono elementi fondamentali per lo sviluppo e le universita' sono luoghi di aggregazione e coesione della nostra gioventu'; sono in definitiva un fattore di democrazia''.

     

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