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Siulp Calabria “Guerra di civiltà per l’affermazione dello Stato”
Siulp Calabria “Guerra di civiltà per l’affermazione dello Stato” 26 ago 10 Il SIULP della Calabria, in una nota del segretario regionale Luciano Lupo, esprime massima solidarietà al Procuratore Generale di Reggio Calabria, dr. DI LANDRO per l’atto terroristico di cui è stato fatto oggetto. Il Siulp della Calabria è vicino al Procuratore Generale, a tutti i magistrati ed agli appartenenti alle Forze dell’Ordine che sono impegnati in una vera e propria guerra di civiltà e democrazia per l’affermazione dello Stato sull’antistato. Il Siulp della Calabria nell’esprimere un grazie e un grande plauso al Procuratore Di Landro per la sua instancabile ed efficace opera che sta portato avanti con i suoi colleghi e gli investigatori delle forze di polizia, invita tutti a non demordere ed a continuare il lavoro intrapreso. Per i poliziotti è importante avere punti di riferimento certi come il Procuratore Generale DI Landro, soprattutto quando si lotta ad armi impari contro un nemico agguerrito e feroce come lo è la ‘ndrangheta calabrese. Ma altrettanto indispensabile è avere strumenti e risorse idonee a fronteggiare un nemico così pericoloso, insidioso. Per questo cogliamo l’occasione per lanciare un appello al Governo affinché aiuti realmente chi quotidianamente rischia la vita per la collettività e per la salvaguardia delle istituzioni. Occorrono maggiori risorse, strumenti e, soprattutto più magistrati e poliziotti. Infatti, pur comprendendo le difficoltà economiche e finanziarie del momento, non possiamo che ribadire che la sicurezza è un investimento e non un costo. Ecco perché bisogna mettere tra le priorità dell’azione di governo gli investimenti necessari per la sicurezza in modo da consentire di superare il blocco del turn over per evitare il collasso del sistema che si profila all’orizzonte da qui a due/tre anni. Bisogna investire e non indietreggiare sul fronte della sicurezza. Sono necessarie risorse economiche ben diverse da quelle messe a disposizione dei ministeri competenti per ricominciare ad esprimere ai massimi livelli l’attività investigativa e quella di prevenzione e di controllo del territorio per il raggiungimento degli obiettivi favorevoli alla collettività. E non dimentichi chi è al Governo che a rischiare per primi e di più sul fronte della sicurezza sono sempre magistrati e appartenenti alle forze dell’ordine. Uomini e donne dello Stato che sono patrimonio di civiltà e di democrazia e che vanno tutelati. © RIPRODUZIONE RISERVATA Cerca con nell'intero giornale: -- >Guarda l'indice delle notizie su: "Cronaca e Attualità "
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