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Dalle carrette del mare agli yatch

 

 

Dalle carrette del mare agli yatch

19 ago 10 Potenti motoscafi, barche a vele e adesso yatch: sembra essere cambiata, negli ultimi mesi, la flottiglia utilizzata dai trafficanti di esseri umani per portare sulle coste calabresi migranti in cerca di una vita migliore. Non piu' vecchie navi a perdere, le ''carrette del mare'', ma imbarcazioni potenti e lussuose con le quali gli scafisti possono fare rientro alle basi di partenza. Il 21 luglio scorso, dopo lo sbarco di una ventina di afghani, gli investigatori bloccarono i due scafisti a bordo di un motoscafo dotato di due motori da 200 cavalli in grado di raggiungere i 55 nodi di velocita'. I due furono sorpresi mentre mangiavano un panino sulla riva in attesa, evidentemente, di uin basista che rifornisse di carburante il mezzo. In altre due occasioni, alla vigilia di Ferragosto e la notte scorsa, le forze dell'ordine hanno arrestato i presunti scafisti di due sbarchi avvenuti sulla costa ionica crotonese di poche decine di persone il cui trasporto e' stato effettuato con altrettante barche a vela di pregevole fattura. La scorsa notte, infine, lo sbarco a Riace, nel reggino, con i clandestini che hanno parlato di un viaggio effettuato a bordo di uno yatch di lusso.

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