47 milioni di italiani alle urne. Reazioni alla
candidatira De Sena. Dichiarazioni
18/02 Saranno 47.543.119 gli elettori chiamati alle
urne il 13 e 14 aprile per le elezioni politiche, secondo l'ultima
revisione semestrale delle liste elettorali che risale al 30 giugno
2007. Di questi, 22.793.691 sono maschi, 24.749.428 sono femmine.
Gli elettori residenti all'estero, secondo l'elenco provvisorio al
sessantesimo giorno antecedente la votazione, risultano essere 2.961.556,
di cui 1.403.254 di sesso maschile, 1.558.302 di sesso femminile.
Candidatura De Sena, reazioni: Prosegue
la serie di reazioni in Calabria sulla candidatura del vice capo vicario
della Polizia, Luigi De Sena, nelle liste del Partito Democratico
in occasione delle prossime elezioni politiche.
Il coordinatore provinciale del Partito Democratico di Crotone, Sergio
Iritale, ritiene che "l'annuncio della prestigiosa candidatura
del prefetto Luigi De Sena a capolista del Partito Democratico in
Calabria è di straordinaria importanza. Un autorevole uomo
delle istituzioni, un servitore dello Stato da sempre in prima linea
nella lotta contro la criminalità organizzata, entra nelle
liste del Partito Democratico per continuare con coerenza e intransigenza
a battersi per la legalità, la moralizzazione della vita pubblica,
la guerra senza quartiere alla `ndrangheta, alle sue connivenze con
la peggiore politica, al malaffare, alla corruzione. Che il prefetto
De Sena scelga la trincea del Partito Democratico per affermare questi
valori è per i democratici calabresi motivo di orgoglio e di
ulteriore speranza e fiducia. Anche questo dimostra che il Partito
Democratico è la vera novità della politica italiana,
l'unica in grado di farla rialzare, di farle ritrovare vitalità
e credibilità, etica e spirito di servizio, di chiamare all'impegno,
per un progetto di innovazione e di rilancio culturale e civile, le
migliori energie del Paese. Adesso bisogna lavorare perché
accanto alla candidatura del prefetto De Sena, e delle altre che matureranno
nei prossimi giorni, si crei l'entusiasmo e il consenso di tutte le
forze della società calabrese che non vogliono rassegnarsi
a un destino di emarginazione, di illegalità, di mortificazione
di saperi, competenze, meriti e diritti. I democratici della provincia
di Crotone si sentono già mobilitati perché la Calabria
che guarda al futuro sia pienamente in campo nella nuova stagione
politica".
Sull'ufficializzazione della candidatura come capolista del PD al
Senato dell'ex Prefetto di Reggio Calabria, Luigi De Sena, interviene
la vicepresidente del Consiglio comunale di Siderno, Jole Figliomeni.
"Vorrei esprimere le congratulazione a nome mio e del gruppo
giovanile che rappresento - afferma Figliomeni - ho avuto poche occasioni
per incontrare l'attuale vicecapo della Polizia di Stato, durante
il suo oneroso incarico come Prefetto di Reggio e componente della
Commissione Regionale per la Sicurezza e la Legalità, ma sono
bastate per comprendere il grande spessore umano, culturale e professionale
del dott. De Sena. D'altronde, il suo operato è stato molto
apprezzato dai cittadini calabresi proprio per queste sue indiscusse
doti".
"Questa candidatura - prosegue Figliomeni - è un segnale
importante di cambiamento delle logiche e delle scelte politiche che
finora hanno caratterizzato l'azione politica calabrese. Queste luci,
però, sono accompagnate da altrettante ombre; infatti, da amministratrice
ed elettrice di centro-destra sono particolarmente preoccupata per
le sorti della mia coalizione in Calabria. Se il Partito del Popolo
delle Libertà non terrà in considerazione nella composizione
delle liste, le rappresentanze territoriali, le dinamiche amministrative
che negli anni si sono contraddistinte, generando grande consenso
nelle comunità di riferimento, se non si darà un segnale
forte di cambiamento, l'alternativa che proporremo al partito veltroniano
non sarà vincente, non sarà appetibile per i cittadini
calabresi che, sono stanchi di vedere sempre le stesse persone che
si candidano a rappresentarci e poi, nella maggior parte dei casi,
non si fanno portatrici delle istanze della nostra regione".
"Da giovane attivista politica di centro-destra - sostiene ancora
Figliomeni - mi rincuora la presenza del dott. Luigi De Sena in Calabria,
perché, da amministratrice, sono certa che si instaurerà
tra noi un'ottima collaborazione, al di là dei partiti di appartenenza
che, non hanno alcun valore per i politici intelligenti nel momento
in cui sostengono cause e battaglie negli interessi generali dei cittadini
calabresi. Mi auguro che la mia coalizione saprà essere altrettanto
innovativa nella proposta che si accinge a fare e vorrà, soprattutto,
porre la giusta attenzione alla Locride nella composizione delle liste
in Calabria".
Il Presidente della Provincia di Reggio Calabria e membro del Partito
Democratico, Giuseppe Morabito, evidenzia in una nota che "non
posso che accogliere con grande compiacimento la candidatura di Luigi
De Sena al Senato della Repubblica". "Ho avuto - prosegue
- la fortuna di poter collaborare da amministratore pubblico con il
Superprefetto nel difficile compito dell'affermazione del principio
della legalità. L'impegno che oggi il Partito Democratico si
è posto è questo, il nuovo, la composizione delle liste
infatti, sta tenendo in considerazione le grandi personalità
che si sono prodigate per il territorio calabrese e sono state punto
di riferimento per la società. E' questo lo spirito giusto,
il Partito Democratico intraprende azioni mirate al cambiamento politico
coadiuvato dall'alto senso di responsabilità nella formazione
del nuovo Parlamento. La scelta di candidare De Sena rappresenta inoltre
una concezione diversa nel panorama politico nazionale, dove le altre
liste, da quello che si sa, saranno riempite dai soliti noti esponenti
di partito degli anni scorsi. Abbiamo subito molti colpi criminali,
per questo serve una grande personalità dedita alla coesione
ed all'unità nella difficilissima battaglia a cui quotidianamente
siamo chiamati contro lo strapotere della criminalità organizzata.
La 'ndrangheta e' il peggiore dei mali che affliggono il territorio
della provincia di Reggio Calabria ed è la causa prima del
suo mancato sviluppo". "La presenza delle cosche negli ultimi
anni - aggiunge - è diventata sempre più pesante ed
oppressiva. Le aggressioni criminali a semplici cittadini, imprenditori,
operatori economici e rappresentanti delle istituzioni sono ormai
una routine alla quale ci si è pericolosamente assuefatti.
Per questo è necessario l'apporto di tutti i nuovi rappresentanti
parlamentari, le pubbliche amministrazioni, le forze sociali, tutti
fianco a fianco. Solo se combatteremo tutti assieme potremo sconfiggere
questo nemico a cui oggi ribadiamo solennemente il nostro perpetuo
ostracismo. Vivendo quotidianamente a contatto con i cittadini sento
davvero la voglia di ascoltare, di parlarsi, di cambiare. Non si può
fare altro, bisogna dare fiducia alla politica, costruendo giorno
dopo giorno percorsi che ristabiliscano un rapporto di dialogo tra
la cittadinanza e le istituzioni. Per questo condivido e mi allineo
ad una delle ultime dichiarazioni di De Sena "prima di parlare
bisogna ascoltare". Inizia una nuova stagione".
Il parlamentare di Forza Italia, Luigi Fedele, evidenzia che "se
Veltroni e Minniti pensano di aver risolto i problemi della Calabria
con la tanta enfatizzata candidatura dell'ex Vice-capo della Polizia
penso che si sbaglino. Sicuramente il dottor De Sena era ed è,
anche da candidato del Partito Democratico, persona di prestigio ma
sembra difficile che solo con la sua presenza il Partito Democratico
di Veltroni e Minniti possano far passare in secondo piano tutti i
problemi giudiziari che purtroppo attanagliano il loro partito in
Calabria. Del resto dopo Minniti è stato lo stesso Veltroni
a decretare la fine dell'esperienza di governo della Regione ammettendo
il fallimento di Loiero e compagni e riconoscendo, implicitamente,
che le innumerevoli vicende giudiziarie hanno affossato il suo Partito.
Non si capisce, però, perché bisogna stare ancora un
anno in agonia. Prima di sciogliere il Consiglio regionale, secondo
loro, bisogna approvare alcuni punti e poi andare al voto, ma a guardarli
bene questi punti sembrano più un programma di una intera legislatura.
E' il chiaro tentativo, invece, di tirare a campare per cercare di
riorganizzarsi al meglio nella speranza che i calabresi possano dimenticare.
I calabresi non dimenticano i guasti provocati dal Governo Prodi e
dai Ministri del Partito Democratico e non dimenticano certo i guasti
che sta provocando la Giunta Loiero". "Né basterà
- prosegue Fedele - la candidatura del dottor De Sena per ammantare
tutto di legalità. Il 13 e 14 aprile i calabresi daranno sicuramente
una risposta forte e chiara votando per il Presidente Berlusconi e
per il Popolo della Libertà. E subito dopo ci auguriamo lo
stesso possa avvenire per la Regione. Solo così, conclude l'On.
Fedele, si potrà riaccendere la speranza nei cuori e nelle
menti dei tanti calabresi onesti".
Il sindaco di Torre di Ruggiero e componente dell'assemblea regionale
del Partito Democratico, Giuseppe Pitaro, ritiene che "la candidatura
del Prefetto Luigi De Sena a capolista del Partito Democratico al
Senato è una bella notizia per la Calabria e per i piccoli
comuni dell'entroterra calabrese i quali sanno che senza l'affermazione
dei principi di legalità e sicurezza nell'azione politica,
a qualunque livello, non ci può essere nessun risultato utile
per la Calabria e i calabresi. Dimostra, inoltre, che nel Paese c'é
ancora chi si preoccupa della Calabria ed è anche in grado
di assumere scelte in sintonia con le aspettative dei calabresi onesti.
Mi auguro che questa scelta sia soltanto l'inizio di una serie di
altre scelte che, a cascata, possano affermare, i principi di legalità
e sicurezza come criteri irrinunciabili per la buona amministrazione
della cosa pubblica".
"Esprimo il mio vivo apprezzamento per la scelta fatta da Veltroni
di avere capolista al Senato nelle file del PD il Prefetto Luigi De
Sena, una figura di altissimo profilo e rilievo". E' quanto afferma
Dorina Bianchi, calabrese ed esponente del Pd, che così commenta
la candidatura dell'ex Prefetto di Reggio Calabria: "E' una scelta
molto convincente ed autorevole, attraverso la quale il Pd dà
un forte segnale di volontà di legalità e di incoraggiamento
alla regione Calabria". "La Calabria - conclude Dorina Bianchi
- ha bisogno di essere rappresentata da persone come il Vice Capo
di Polizia De Sena, e ritengo che la sua candidatura abbia un valore
positivo su due fronti. Per prima cosa perché rafforza la convinzione
che il futuro di questa regione deve fondarsi sui concetti di legalità
e trasparenza, e poi perché il Pd dimostra, attraverso una
candidatura così importante, di tenere molto a questa regione,
all'innovazione di questa terra, e ad un impegno concreto verso legalità,
giustizia e sicurezza".
"In Calabria è necessario dare segnali forti". Lo
ha detto il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico
Letta, stamani all'Università della Calabria, rispondendo alla
domanda dei giornalisti sulla candidatura del prefetto Luigi De Sena.
Letta è in Calabria per partecipare ad una giornata di studi
dedicata alla rivista Arel e al ricordo della figura di Nino Andreatta,
già rettore dell'ateneo calabrese. "Credo, anche se non
entro nel merito delle singole scelte - ha aggiunto Letta - che la
Calabria ha bisogno di segnali forti di stabilità e sviluppo".
"Il Prefetto De Sena è persona degna, ma non capiamo perché
il Partito Democratico lo abbia candidato come capolista in Calabria
motivando tale scelta come un contributo alla legalità".
E' quanto afferma, in una nota, il vice segretario dell'Udc, Mario
Tassone, vicepresidente della Commissione parlamentare antimafia.
"Ricordo che il super-prefetto di Reggio Calabria con l'incarico
di far luce sul delitto Fortugno - prosegue Tassone - fu rimosso dall'incarico
proprio nel momento in cui c'era l'impegno a individuare i responsabili
veri di un assassinio che rimane tuttora avvolto nel 'mistero'. Dunque,
prima si rimuove un uomo delle istituzioni, impegnato in un'inchiesta
così difficile e delicata, e poi lo si candida alle elezioni
politiche nella stessa Regione dove stava svolgendo le indagini?".
"Evidentemente - sostiene ancora Tassone - qualcosa non quadra.
Il vice ministro Minniti è ancora debitore di una informazione
corretta ed esauriente nei confronti della Commissione parlamentare
antimafia, all'interno della quale erano sorti interrogativi ben precisi
sulle ragioni che comportarono la rimozione di De Sena nel momento
in cui la Commissione stessa stava valutando la sua relazione sullo
stato della criminalità in Calabria. E' inevitabile che questa
candidatura sia fonte di ulteriore preoccupazione e di qualche sospetto
in più".
"La candidatura in Calabria di Luigi De Sena costituisce un segnale
forte e chiaro di quelle che sono e saranno le scelte dei candidati
del Partito Democratico". A sostenerlo è la senatrice
Rosa Villecco Calipari, responsabile Mezzogiorno del PD. "L'alta
professionalità dimostrata come uomo delle Istituzioni ed il
profondo senso dello Stato che ha contraddistinto tutta la sua carriera
- ha aggiunto la parlamentare - portandolo già nel 2004 ai
vertici del Dipartimento della Polizia di Stato, lo ha fatto designare
nel 2005 quale l'uomo giusto per ricoprire, all'indomani dell'omicidio
Fortugno, tragica pagina della storia calabrese, il ruolo di SuperPrefetto
di Reggio Calabria, con l'incarico di coordinatore delle attività
di sicurezza pubblica e di contrasto della criminalità organizzata
e per l'attuazione del Programma straordinario di intervento in Calabria".
"Così anche i calabresi - ha proseguito Villecco - hanno
potuto apprezzare l'opera e soprattutto i risultati conseguiti da
De Sena. Conosco De Sena da moltissimi anni e sono legata a lui e
alla sua famiglia da forte amicizia e profonda stima. Condivido pienamente
la scelta di Veltroni e Minniti e mi congratulo con Luigi per aver
accettato, con spirito di servizio, la candidatura al Senato con il
nostro partito"
Letta auspica a risultato chiaro.
"Credo e spero che queste elezioni diano un risultato chiaro
perché non si può reggere una situazione di instabilità".
Lo ha detto Enrico Letta, sottosegretario alla Presidenza del Consiglio
dei Ministri, parlando con i giornalisti a Cosenza. "La nostra
idea vincente - ha aggiunto Letta - sarà quella non di ottenere
risultati nell'immediato, ma di guardare al futuro. Il Pd dovrà
avere grandi capacità di ascoltare, cifra caratteristica di
figure come Beniamino Andreatta, alle quali bisognerà guardare
per andare avanti". Il sottosegretario Letta, direttore della
rivista Arel, intervenuto ad un convegno dedicato alla pubblicazione
e alla figura di Andreatta, ha risposto ad una domanda circa la candidatura,
nel Lazio, di Marianna Madia ricercatrice in servizio alla rivista.
"Vedremo cosa deciderà il tavolo delle candidature - ha
detto - mi sembra un ottimo nome".
"Si tratta di scelte sulle quali Veltroni sta impiegando tante
energie, mettendo in campo forze di rinnovamento perché fare
politica in Calabria, in questi mesi e in questi anni, impone la volontà
di usare il linguaggio dell'immediatezza e dell'efficacia". Così
il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Enrico Letta, ha
risposto ai giornalisti sulle elezioni e sul futuro del Pd calabrese.
"Sulle scelte e sulle linee da seguire - ha aggiunto Letta -
sarà il Pd calabrese a decidere. Io sono sempre per il principio
della sussidiarietà e dell'autonomia. Anche a livello nazionale
i nostri punti di forza saranno le donne e i giovani perché
su di loro abbiamo puntato ed ora dobbiamo solo mettere in pratica
quanto già detto". Sulla situazione alla Regione Calabria
e su un eventuale "consiglio" da dare al governatore, Agazio
Loiero "in questo difficile momento", Letta ha tagliato
corto: "mi chiede troppo".
"Sono molto contento per la decisione di Casini e penso sia una
scelta politicamente importante". E' quanto ha detto il sottosegretario
alla presidenza del Consiglio, Enrico Letta, rispondendo a Cosenza
ad una domanda sulla scelta del leader dell'Udc di correre da solo
alle elezioni politiche del 13 e 14 aprile. "Penso che sia una
scelta importante - ha aggiunto Letta - soprattutto perché
evidenzia come la politica sta cambiando ed é di questo cambiamento
che abbiamo bisogno"
CLUB FI “Liste siano aperte a società
civile”. "In Calabria, è questo il momento
per vincere. Possiamo credere nel cambiamento". E' quanto afferma,
in una nota, Fabrizio Russo, responsabile regionale dei Club di Forza
Italia. "Il sen. Antonio Gentile, riferimento politico della
nostra regione - prosegue Russo - ne è più che convinto
e per questo ci invita a lavorare con tenacia per il successo della
nostra gente. Con il sen. Marcello Dell'Utri ed il sen. Antonio Gentile
ho partecipato nei giorni scorsi a numerosi incontri in Calabria e
ho constatato, con vera soddisfazione, un entusiasmo straordinario.
Dobbiamo iniziare non solo una nuova politica, ma una politica nuova".
"Nella qualità di responsabile regionale dei Club di Fi
- prosegue Russo - ho già informato il nostro responsabile
nazionale sen. Guido Possa, affinché faccia istanza al Presidente
Berlusconi per formare liste aperte alla società civile, con
solidi legami con il territorio e con uomini che sappiano sin da subito
cosa fare e dove andare. La sinistra ha deciso di continuare a candidare
la vecchia e incapace classe dirigente calabrese a dispetto del fallimento
del governo regionale e persino contro il buon senso apparentando
nella stessa lista poliziotti e personaggi in attesa di giudizio per
reati gravi; loro, sempre pronti a sparare contro il nostro presidente
Berlusconi che vede oggi concludere positivamente e senza alcuna possibilità
di smentita la sua esperienza giudiziaria". "In questo momento
la nostra regione - sostiene ancora Russo - ha bisogno di particolare
attenzione, come sanno bene il presidente Silvio Berlusconi e l'on.
Gianfranco Fini, per evitare innesti sicuramente non graditi al nostro
elettorato. Il Pdl esprimerà certamente candidati seri, credibili,
leali con la nostra storia e desiderosi di far rinascere la nostra
terra e sostenere il nostro popolo".
FI Castrovillari “No a imposizione candidature”.
"Le passerelle Gentiliane di questi ultimi giorni nulla hanno
a che fare con la base del Partito e, anzi, si sposano con l'arroganza
e la prepotenza maturata con la celebrazione dei congressi cittadini
di Cosenza e Cassano". E' quanto afferma, in una nota, il coordinatore
cittadino Antonino Gatto. "La sensazione che aleggia in questi
giorni - prosegue Gatto - è quella già vista e rivista
a Cosenza durante la compilazione della lista di Forza Italia alle
scorse regionali secondo la logica 'le candidature le imponiamo noi
padroni del partito in Calabria per una lista a nostro uso e consumo'.
E' incomprensibile proporre candidature di uomini a suo tempo ' volutamente
sacrificati' da chi doveva dimostrare che dopo di lui esisteva il
nulla, ma è altrettanto sconcertante come questi uomini si
prestino ad un sistema vecchio e stantio che ha distrutto la politica
in Calabria e che ha allontanato tanti che credevano in un progetto
politico sano e trasparente al servizio della gente". "Basta.
Castrovillari ed il comprensorio - sostiene Gatto - hanno già
dato e nulla avuto dai padroni che, da destra a sinistra, mai hanno
voluto che questo territorio potesse alzare la testa e che ancora
oggi utilizzano qua e là qualche servo sciocco per imporre
la loro leadership".
Massara (MCL) “La scelta di Casini merita
rispetto”. ''La scelta certamente non facile del Presidente
Casini, merita tutto il nostro piu' vivo apprezzamento''. E' quanto
afferma in una nota il Presidente Regionale del Movimento Cristiano
Lavoratori, Vincenzo Massara. ''Anteporre - prosegue - alle logiche
politiche e personali, la difesa dei principi di sana laicita' tesi
a ribadire la necessita' di recuperare l'identita' cristiana del popolo
italiano, non e' operazione cosi' semplice. Lo ringraziamo per aver
impedito che la voce dei cattolici venisse definitivamente rimossa
dal dibattito politico in questo Paese. Sbagliano coloro i quali ritengono
che queste tematiche vadano tenute fuori dal dibattito politico. E'
ormai da tempo che tutto l'Occidente si sta interrogando sul proprio
futuro, nel dibattito europeo, e non solo, si sente prepotentemente
la necessita' di affermare la propria identita', ormai messa in discussione
dall'ingresso di nuovi popoli e nuove culture. Noi come Movimento
Cristiano Lavoratori riteniamo assolutamente necessario ed indifferibile
il recupero della nostra identita' cristiana che affonda le proprie
radici proprio nella cultura del popolarismo italiano''. ''Difficilmente
- conclude Massara - chi e' dimentico del proprio passato puo' costruire
il futuro, cosi' come chi e' privo di identita' potra' mai reggere
il confronto con popoli e culture diverse dalla propria. Crediamo
sia ormai giunta l'ora di riaffermare, promuovere e difendere in tutte
le sedi e le assemblee, politiche ed istituzionali, le radici cristiane
ed i valori irrinunciabili della nostra identita' popolare. Anche
per questo siamo grati al Presidente Casini''.
Democratici per Letta contrari alla candidatura
Maiolo. "Il solipsismo di Mario Maiolo ci costringe
a scegliere, una scelta dettata dalla necessità pratica di
non essere svenduti al mercato delle vacche che egli ritiene di fare
essendo depositario di una visione della politica dove si sente troppo
l"iò e poco il 'noi'". A sostenerlo, in una nota,
sono i delegati nazionali della lista "i Democratici per Letta",
Antonio Napolitano e Alessandro De Maria; i delegati regionali Giovanni
Giordano e Luisa Pandolfino e i provinciali Giuseppe Giordano e Giovanni
Verduci. Per gli esponenti della lista "i Democratici per Letta",
l'assessore regionale Maiolo "ha attuato un'azione politica simile
a quella degli antichi bravi al servizio dei feudatari locali. Tutto
ciò - sostengono - ci porta ad un estremo punto di sofferenza
e a un caso limite che esclude possibilità di transazioni se
non viene bandita in maniera prioritaria ogni possibile candidatura
alle prossime politiche dell'attuale assessore regionale Mario Maiolo,
insieme alle sue immediate dimissioni dal ruolo istituzionale, stante
il suo palese rendimento costantemente scadente, attesa la sua dipendenza
dal percorso storio-politico che lo ha prodotto".
L’ex CDU, Nino Gemelli aderisce a PDL.
L'ex europarlamentare Cdu Nino Gemelli, già consigliere regionale
del partito, ha annunciato di avere aderito al Popolo delle Libertà.
"Condivido la proposta politica della costituzione del 'Popolo
della Liberta'' - ha affermato in una nota - e l'iniziativa del collega
on. Carlo Giovanardi di aderirvi. La costituzione di un grande partito
che raccolga i moderati, i quali si ispirano prevalentemente ai principi
e valori del popolarismo cristiano, rappresentati in Europa dal Partito
Popolare Europeo, è stata sempre l'aspirazione di tutti quelli,
come me che hanno creato il Cdu prima e l'Udc poi; quindi appare incomprensibile
la posizione di Casini che prende le distanze da un obiettivo che
avremmo dovuto avere tutti". "D'altronde, proprio immaginando
l'evoluzione dei processi politici - ha aggiunto Gemelli - abbiamo
sempre proposto la creazione di un grande soggetto politico che fosse
il punto di riferimento di larga parte dell'elettorato; perciò
è ancor più ingiustificata la diaspora di quel che resta
dell'Udc, che evidentemente persegue interessi particolarissimi e
di meschino cabotaggio, ma tanto forti e radicati da offuscare il
grande disegno originario". "Il dibattito e la dialettica
sono lo strumento dell'elaborazione politica - ha sottolineato ancora
Gemelli - la cavillosità, il personalismo, lo sfruttamento
della rendita di posizione non possono assurgere a dignità
dialettica, ma si rivelano artifici strumentali e ostruzionistici.
Ritengo che il Popolo della Libertà possa essere caratterizzato
da grandi idee e grandi traguardi di civiltà ed essere la casa
di tanti amici non solo calabresi che lasciano l'Udc a causa di una
classe dirigente inadeguata e miope, della quale restano ancora gli
ultimi epigoni che l'elettorato saprà giudicare".
AN Propone Wanda Ferro a Presidenza Provincia
Catanzaro. Il presidente della Federazione provinciale di
Catanzaro di An, Wanda Ferro, ha accettato la proposta di una sua
candidatura alla presidenza della Provincia venuta al termine di una
riunione alla quale hanno partecipato i dirigenti del partito a livello
provinciale, gli eletti, i presidenti di circolo, il presidente uscente
dell'Ente, Michele Traversa, i sindaci e gli amministratori. Lo rende
noto la Federazione provinciale di An. La candidatura di Wanda Ferro
sara' ora proposta alle altre forze del centrodestra. Le elezioni
alla Provincia di Catanzaro si rendono necessarie dopo le dimissioni
presentate da Michele Traversa in vista di una candidatura alla Camera.