Il Consiglio comunale del 19 gennaio
19/01 I lavori del Consiglio Comunale sono iniziati questa mattina
con il ricordo da parte del Presidente del Consiglio Comunale Franco
Sammarco dell’ex comandante della Polizia Municipale Emilio
Guglielmelli, dell’Ispettore Raffaele Aiello, recentemente scomparsi.
Il Presidente Sammarco ha anche ricordato, ad un anno dalla scomparsa,
la figura del giornalista Antonino Catera, deceduto il 17 novembre
2006 nei pressi dell’aula consiliare dove stava recandosi per
seguire i lavori del Consiglio.
“ Il corpo di PM è uno degli assi portanti di una amministrazione
e di una comunità. Qualcuno ha detto che i vigili sono il biglietto
di visita per una città, Guglielmelli e Aiello, pur diversi
tra loro, hanno entrambi assolto a questo ruolo in maniera partecipata.
Riguardo alla memoria del giornalista Antonino Catera, credo che sbaglierebbe
chi volesse appropriarsi della morte di qualsiasi nostro amico, o
volesse tentare una quantificazione della quota di partecipazione
o di dolore per una morte così prematura.
Catera ha assolto alla funzione di informare con competenza, sobrietà,
cultura. La conferenza dei capigruppo, all’unanimità,
ha rivolto auspicio al sindaco e alla giunta di volere disporre l’affissione
di una targa nel corridoio adiacente la sala del Consiglio in ricordo
di questo amico personale e delle istituzioni”.
All’intervento del Presidente Sammarco segue un minuto di raccoglimento
da parte dei Consiglieri.
Il Sindaco Perugini interviene sui tragici eventi: “Ho ritenuto
brevemente di intervenire per rafforzare ed esprimere pubblicamente
nel Consiglio Comunale la condivisione delle parole del Presidente
Sammarco.
Raffaele Aiello ed Emilio Guglielmelli erano diversi per carattere
ma assolutamente uguali nell’idea di servizio alla città
e ai cittadini. Non solo hanno lasciato un grandissimo ricordo, ma
credo abbiano tracciato un esempio importante sul ruolo della Polizia
Municipale.
Anche il ricordo di Catera è ancora vivo. Un professionista
serio, discreto, che sapeva descrivere ciò che avveniva in
città con grande acutezza di pensiero e sobrietà nel
linguaggio e nei comportamenti. Esprimiamo totale adesione alla proposta
dell’Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei capigruppo
che ci ricorderà un professionista giovane di questa città.
Anch’egli sarà un esempio per chi verrà dopo di
lui”.
Il Sindaco, a nome della Giunta, si associa ai sentimenti di cordoglio
per le rispettive famiglie.
I lavori del Consiglio proseguono, su richiesta del Consigliere Nucci
approvata a maggioranza, con il rinvio del punto all’odg riguardante
le interrogazioni
All’unanimità, invece, viene approvato il verbale della
seduta precedente.
Il secondo punto all’odg, mercato Via Popilia, viene illustrato
dal presentatore Sergio Bartoletti (Gruppo misto).
“Il mio intento non era quello di creare problemi alla maggioranza
– ha detto Bartoletti - semmai quello di concorrere a migliorare
la posizione della nostra città nella realtà provinciale.
Credo che oggi Cosenza viva un periodo di marginalizzazione. È
una città che perde centralità, squilibrandosi verso
nord.
Con ciò non intendo essere contro l’Area Urbana, ma non
posso neanche dimenticare che questa è una città che
da secoli vive di scambi, di momenti commerciali, momenti di incontro
e di aggregazione con realtà vicine.
Il mercato ortofrutticolo in questo contesto rappresenta emblema della
caduta. Ha sempre rappresentato un riferimento economico e produttivo
per tanti piccoli operatori, ma anche una palestra, un’arte
che ha caratterizzato tanti cittadini. La sede di Montalto doveva
essere di livello regionale e non sostituire mercato cittadino. Invece
si è tentato di espropriare il mercato di Cosenza, impoverendo
la città”.
Il Sindaco Salvatore Perugini interviene per far conoscere la posizione
dell’Amministrazione comunale.
“Siamo impegnati per creare condizioni generali di un rilancio
di questo territorio, che abbiamo il dovere di candidare per un protagonismo
nella cosiddetta area urbana. Questa è l’idea che abbiamo
proposto agli elettori. Ma occorre una precisazione: oggi non è
all’esame del Consiglio una pratica proposta dall’Amministrazione,
né mi pare che sulla decretazione di chiusura di un luogo ci
sia una specifica competenza del Consiglio Comunale. Lo dico non perché
il Consiglio non sia legittimato a discuterne, ma perché poi
il nostro cammino dovrà percorrere la strada delle regole.
La competenza è della Giunta.
In riferimento a questa questione già nel programma amministrativo
era chiaramente detto che, insieme ai Comuni dell’area urbana,
occorreva potenziare le attività produttive individuando luoghi
e strutture dove favorire altri insediamenti. È stato detto
in campagna elettorale e ribadito in una conferenza stampa a luglio.
Prendiamo atto della presenza fisica di un luogo che ci invidiano
in molti. Questa struttura non è nel Comune di Cosenza, ma
dobbiamo essere chiari: se vogliamo l’area urbana non possiamo
essere campanilisti.
A suo tempo, peraltro, il mercato di Vaglio Lise è stato un
trasferimento provvisorio, diventato col tempo definitivo. Il mercato
all’ingrosso di Via Rivocati venne spostato in un luogo originariamente
destinato a foro boario. Una struttura che, senza voler usare definizioni
negative, non presenta le condizioni per avviare una politica di sviluppo
del mercato all’ingrosso.
Si saldano, dunque, parecchie esigenze: da una parte la prospettiva
di un polo dove i nostri imprenditori avranno la possibilità
di sviluppare le loro potenzialità e dall’altra un luogo
marginale che non ha le condizioni minime igienico-sanitarie.
Credo che una Amministrazione Comunale che voglia guardare avanti,
nell’interesse complessivo dello sviluppo del proprio territorio,
si debba porre il problema. Soprattutto quando registra che sulla
iniziativa c’è un consenso diffuso, anche da parte degli
imprenditori.
Ma credo che la posizione più corretta dell’Amministrazione
comunale non sia quella di fare battaglie pro o contro. Abbiamo un
indirizzo: favorire lo sviluppo dell’area del COMAC. Indirizzo
pubblicamente espresso e approvato. Che poi l’Amministrazione
comunale si debba far carico di accompagnare esigenze diverse sta
nel governo del territorio. Nessuno pensa di usare la scure e si terrà
nel conto ogni esigenza che dovesse sopravvenire.
Da parte nostra lavoreremo perché l’area del Comac diventi
sempre più importante nell’ambito mercatale, ma preserveremo
l’equilibrio tutelando per quanto possibile anche legittimi
interessi privati”.
Dopo l’intervento del Sindaco i lavori vengono sospesi, secondo
una mozione d’ordine presentata dal Consigliere Franco Napoli
(Pdm).
Dopo la sospensione i lavori riprendono con l’intervento di
Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno) che prende la
parola per mozione d’ordine e chiede di ottenere notizia riguardo
ad ogni eventuale provvedimento adottato dalla Giunta o dai dirigenti
che attiene al destino del mercato ortofrutticolo di cui stiamo parlando.
Agli uffici competenti viene quindi richiesto di certificare la presenza
o meno di delibere, determine e quant’altro prodotto sull’argomento.
Il dibattito riprende con l’intervento di Carmine Vizza (Grande
Alleanza con la Rosa nel Pugno). “Il Sindaco non può
offrire motivazioni di tipo legale-amministrativo, - ha detto Vizza
- qui discutiamo di una linea di indirizzo politico.
L’assenza della Margherita può essere un fatto molto
importante sul piano politico. Ma andiamo alla questione, la Regione
ha deciso la dismissione dal Consorzio di Montalto. E se si considera
che la Regione detiene circa il 70% delle quote non si può
non essere preoccupati.
Ci chiediamo perché l’Amministrazione Regionale dismette
e perché l’Amministrazione Comunale abdica al ruolo di
difesa degli interessi legittimi della città per favorire una
fantomatica Area Urbana? Non vorremmo che queste scelte fossero mosse
solo da una politica di gruppo.
Questo trasferimento non porta alcun beneficio alla città di
Cosenza. Gran parte degli operatori, presenti in sala, subisce questa
scelta. Alcuni di essi, nella impossibilità di affrontare le
maggiori spese necessarie, saranno costretti a chiudere.
Ho svolto una piccola indagine personale. Su 40 operatori al dettaglio,
38 hanno dichiarato di essere contrari al trasferimento e hanno aggiunto
che dovranno aumentare i prezzi a causa dei costi di trasporto che
aumenteranno. Questo devono saperlo anche i cittadini”.
Massimo Bozzo (Udc)
“La chiusura dell’attuale mercato non può trovarci
consenzienti. Non è una scelta né personale, né
politica, ma legata alla condizione della città che non può
essere seconda a nessuno. Le condizioni del mercato di Vaglio Lise
potrebbero essere brillantemente superate con pochi lavori di manutenzione.
Mentre gli operatori economici non avrebbero nessun beneficio dalla
sua chiusura.
Alcuni esponenti della maggioranza sono andati al mercato a dire “state
tranquilli, non chiudiamo”. Oggi mi piacerebbe ascoltare le
loro voci.
Il fatto è che oggi ci troviamo a parlare di mercato, fra qualche
tempo parleremo della caserma delle forze armate, poi dell’ospedale
e infine, chissà, anche della sede arcivescovile.
La volontà politica di chi governa la regione è quella
di mortificare chi vive e chi governa a sud della città. L’episodio
dell’ospedale di Rogliano è eloquente”.
Al termine dell’intervento il Presidente Franco Sammarco informa
che a firma della dott.ssa Molezzi e del Segretario generale è
pervenuta la richiesta attestazione. “Con riferimento alla mozione
d’ordine del Consigliere Saverio Greco – dice Sammarco
leggendo il documento - si certifica che non esistono atti deliberativi,
né atti dirigenziali, né alcun altro atto di chiusura
del mercato ortofrutticolo all’ingrosso”.
La discussione riprende con l’intervento di Francesco Gaudio
(Rifondazione Comunista)
Questo è l’ennesimo consiglio comunale in cui l’assise
si sta riappropriando di questioni importanti del futuro della città.
Ha torto il Sindaco quando dice che queste sono decisioni di Giunta.
Il Consiglio comunale di Cosenza non vuole avere un ruolo di semplice
gratificatore di decisioni prese altrove, terreno di pascolo per ‘yesman’.
L’assenza a tutto il dibattito di oggi dell’assessore
alle attività economiche e produttive è vergognoso.
Cosa ci vuole comunicare, che questo dibattito è inutile perché
ha già preso le sue decisioni? Manca anche l’intero gruppo
della Margherita, che ha preso le distanze dalla decisione di chiudere,
anche se non c’è alcun atto deliberativo.
In pieno agosto si è svolta una riunione a favore del Comac,
parlando di chiusura del mercato di Vaglio Lise. Ma le esigenze di
spostamento del mercato di Vaglio Lise sono state determinate da interessi
politici ben precisi, che nulla hanno a che fare con le esigenze degli
operatori su quel mercato né di tutta la cittadinanza.
L’assenza di atti rafforza la convinzione che ci sia qualcosa
di anomalo nella vicenda. Io non vedo interessi generali nello spostamento
del mercato.
La preoccupazione degli operatori e della città quindi è
legittima, mi auguro che il Consiglio comunale se ne faccia carico
chiedendo che il mercato continui a rimanere a Vaglio Lise”.
Al termine prende la parola il Consigliere Covelli. Nel frattempo
entrano in aula i consiglieri del gruppo della Margherita, preceduti
dall’Assessore alle Attività Economiche e produttive
Maria Rosa Vuono.
Damiano Covelli (Ds)
“Mi chiedo di cosa stiamo discutendo, se Cosenza deve pensare
al futuro oppure se dobbiamo solo pensare di farci qualche amico.
Vaglio Lise è una vergogna della città! Qualcuno vuole
mantenere questa vergogna? Noi siamo perché tutti gli operatori
e gli imprenditori possano lavorare in una struttura all’avanguardia,
che non esiste in nessuna altra parte del mezzogiorno d’Italia.
Le novità possono portare incertezza, ma noi dobbiamo fare
in modo che tutti gli operatori possano avere un futuro certo, migliore
della realtà in cui hanno vissuto in questi anni. Voi immaginate
che una struttura come il Comac possa far aumentare i costi? Ma dove
vivete?
L’impegno dell’Amministrazione è quello di affiancare
i piccoli operatori che ne avessero bisogno, così come per
i lavoratori.
Questa situazione mi ricorda la nascita dell’isola pedonale,
con i commercianti che protestavano per le incertezze. Andate oggi
a parlare con quei commercianti e vedrete cosa vi risponderanno.
Non facciamo demagogia, non diciamo falsità. Su questo terreno
la maggioranza consiliare proporrà un documento e in questo
spirito chiediamo all’Amministrazione comunale di proseguire
sulla strada intrapresa”.
Stefano Filice (Udeur)
“Il sito di Montalto è un eccellente centro di raccolta
e commercializzazione di prodotti agricoli. Nella nostra provincia,
negli ultimi periodi, sono nate le cosiddette filiere di produzione,
di trasformazione e di commercializzazione. Per i grandi produttori
il Comac è la migliore struttura nel meridione.
Il mercato di Vaglio Lise, invece, è in una situazione obbrobriosa
dal punto di vista igienico sanitario. Inqualificabile per gli operatori
che vi lavorano o che vi si approvvigionano.
L’Amministrazione agirà per la tutela dei posti di lavoro,
mentre la salvaguardia di coloro che vogliono vendere al dettaglio
troverà posto in altri spazi. Sono componente della commissione
Attività Economiche e Produttive che sta predisponendo un atto
per mercati rionali, assicurando una presenza che manca sin dai tempi
del mercato di Via Rivocati”.
Maria Lucente (Ds)
Bartoletti ha parlato con sensatezza di un mercato come scuola di
vita e quindi con livelli di sicurezza, dignità, rispetto,
alta professionalità. Francamente pensavo che parlasse della
nuova struttura Comac invece si riferiva a Vaglio Lise. Ma la realtà
è fortemente stridente con le sue parole.
Una Amministrazione ha il dovere di non consolidare situazioni fatte
di carenze, mentre il nuovo mercato consente di dare risposte a tutte
le richieste e le esigenze.
Gli operatori non saranno lasciati soli, anzi godranno di situazioni
ancora più vantaggiose di quelle attuali, mentre i dipendenti
potranno contare sulla stessa sensibilità. L’attenzione
dell’Amministrazione c’è sempre stata, ma in passato
non esistevano le condizioni per risolvere i loro problemi. Oggi,
invece, di fronte ad una riorganizzazione complessiva del settore,
le loro esigenze troveranno finalmente le giuste risposte.
Questa onestà politica ed amministrativa deve essere apprezzata.
Possiamo accettare l’impopolarità, ma noi lavoriamo per
intercettare il consenso e sappiamo che questa impopolarità
sarà di breve durata. Ci sentiamo vicini a quelli che sono
preoccupati con onestà, non siamo mai contro”.
Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno)
“In questa vicenda vedo una cartina tornasole di quello che
succede in città e nella Regione. Una vicenda che si sovrappone
a quella dell’ospedale di Rogliano: c’è un gruppo
di potere che oggi governa certe istituzioni che per prendere la via
più corta evita di assumere responsabilità e addebita
certe circostanze alla necessità della legge. Anche a Rogliano
si voleva fare così. Di fronte a una informativa dei carabinieri
qualcuno ha detto: chiudiamo questa vergogna!
Mi chiedo, non è che in questo Consiglio comunale si sia voluta
fare la stessa cosa? Perché determinati interventi sembrano
un invito alle autorità sanitarie a chiudere il mercato.
Mi auguro che progetto Comac sia vincente, che porti vantaggio ai
calabresi. ma anche qui vedo analogie fra vicende come Tesi e il Comac
e così può capitare che un intero sistema economico
venga piegato a un progetto di egemonia di qualche potentato che porterà
tutto il comparto ortofrutta a soggiacere all’interesse del
Comac com’è stato per quello informatico con Tesi.
Sono analogie preoccupanti che fanno riflettere su come questa Amministrazione
si stia concentrando sui poteri forti.
Riguardo ai mercato della distribuzione, non è stato detto
che è stata bloccata una operazione nella Commissione attività
economiche e produttive che favoriva evidentemente la grande distribuzione
rispetto ai piccoli.
Se ci sono soluzioni di accompagnamento noi saremo aperti. Ma non
si può farlo senza dire con quali fondi, in che misura e con
quali garanzie di equità. Ai dipendenti si dice: voi non temete,
perché a voi pensiamo noi. Se questo davvero dovesse essere
emerge un disegno, governare il collocamento del personale dipendente
con l’eliminazione dei piccoli imprenditori che lavorano in
questo mercato.
Dovreste essere più sobri – dice Greco rivolgendosi ai
consiglieri di maggioranza - comprendendo di non avere l’autorevolezza
necessaria se prima non chiarite le situazioni evidenziate dai vostri
stessi compagni di maggioranza.
Ci può essere una forza politica che parla tramite i giornali,
che si chiude nelle segrete stanze e tratta col sindaco. Questa è
la vostra democrazia”.
Fabrizio Falvo (An)
Credo che questa Giunta sia partita male nel 2007. Lo dimostra non
solo la discussione di oggi, ma in maniera inequivocabile le dichiarazioni
rese sulla stampa sia da esponenti dei Ds in ordine a presunte assunzioni
clientelari avvenute per intercessione dell’ente pubblico e
sia dalla posizione assunta dalla Margherita. I consiglieri della
Margherita, come alcuni Ds, all’inizio non sono entrati in aula.
Poi in una sala attigua a questa dove si dovrebbe discutere delle
cose comunali, è stato trovato un accordo.
Credevo che la maggioranza sarebbe caduta a pezzi sul bilancio di
previsione, invece sta avvenendo prima. Quello che sta avvenendo sul
mercato da il senso della situazione. Assistiamo alla assenza assoluta
di alcuna progettualità per recuperare centralità della
città nell’area urbana.
La città invece si sta svuotando di tutte le attività.
Basterebbe spendere pochi spiccioli per cancellare la vergogna di
cui si parla a Vaglio Lise e mantenere comunque in città un
sito per i piccoli imprenditori ce vivono solo di questo lavoro”.
Domenico Frammartino si associa al saluto a Guglielmelli e Aiello,
figli di una scuola diretta da una persona che oggi è in pensione,
il Col. Giuseppe Manna comandante della polizia municipale negli anni
’80.
Ricordando la figura del giornalista Catera credo importante discutere
del tema dell’informazione in questa città.
Riguardo al mercato ritengo difficile la sintesi tra chi è
favorevole e chi è contrario alla soppressione di Vaglio Lise.
Nello stilare il documento vi chiedo soltanto di usare chiarezza,
non cercate mediazioni solo linguistiche che non tengano conto delle
reali esigenze delle persone interessate.
Sono convinto anch’io che il Comac vada aperto, ma non si può
dimenticare che gli operatori hanno sempre chiesto di migliorare la
struttura di Vaglio Lise e non di chiuderla”.
Franco Napoli (Pdm)
Dopo aver ringraziato Bartoletti per aver aperto la discussione su
argomento che merita l’attenzione di tutti dice: “Riteniamo
importante il lavoro degli operatori del settore, per questo approfondiamo
l’argomento, senza avere l’intenzione di strappare applausi.
Nessuno vuole distruggere niente, o far perdere posti di lavoro. Siamo
di fronte ad un’area che merita di essere bonificata. Ma attenzione
a chi vuole strumentalizzare la vicenda. Qual è il senso istituzionale
di chi dice: “no alla chiusura”? Credo anch’io che
Cosenza debba recuperare un proprio ruolo di centralità. Ma
noi siamo qui per governare la città favorendo la crescita
di una comunità. Senza una azione amministrativa concreta Vaglio
Lise proseguirà soltanto fino a quando arriverà una
iniziativa sanitaria.
Noi dobbiamo favorire il progresso. Il Comac appartiene a noi tutti,
non ai montatesi, e quando si apre una struttura del genere non possiamo
che festeggiare tutti”.
Michele Spataro (Udeur)
“Ho sentito di tutto di più. Ci si chiede se Vaglio Lise
può convivere col Comac. Le scelte coraggiose vanno difese
e sostenute, perché vanno nella direzione di non penalizzare
nessuno.
Ricordo bene quando il mercato di Via Rivocati fu trasferito al foro
boario. Si trattava di una sistemazione momentanea e mi sembra strano
che solo oggi qualche consigliere della minoranza si ricordi che quel
sito andava bonificato e ristrutturato.
Per quanto riguarda il futuro e le paure di aumento dei prezzi si
dimentica che anche la concorrenza può servire a far diminuire
i prezzi.
A luglio in una conferenza stampa col sindaco c’era l’Assessore
Adamo e altri esponenti della Giunta regionale che condividevano quel
percorso. L’Amministrazione fa una scelta e si impegna a garantire
gli operatori del settore”.
Vincenzo Adamo (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno)
“È difficile strappare applausi quando alle persone che
hanno interessi nel mercato di Cosenza si parla solo del Comac, mentre
l’ordine del giorno era un altro.
Diciamo brava alla Regione Calabria che ha portato a termine quest’opera.
Ma oggi siamo nel Consiglio comunale di Cosenza e ci stiamo occupando
dei nostri problemi. Ma voi non potevate affrontare questi problemi
– dice Adamo ai consiglieri di maggioranza - perché in
questo momento lo stesso Dindaco sta cercando una mediazione in prima
persona.
Le affermazioni della maggioranza denotano malesseri che esistono
e che noi abbiamo evidenziato sin dal primo momento perché
capiamo quanto sia difficile governare con pochi assessori che hanno
la capacità di reggere il confronto con la città capoluogo
e con un sindaco che mostra ancora difficoltà a far sentire
il peso della nostra città nell’area urbana.
I nostri rappresentanti alla regione sono d’accordo sul Comac,
ma non possiamo nascondere che nella città di Cosenza alle
difficoltà esistenti si sommano lacune amministrative e difficoltà
a intravedere un percorso.
Si va così in ordine sparso e accade che partiti di maggioranza
sottoscrivano documenti che sono immediatamente superati dai lavori
di oggi.
Il messaggio chiaro che viene dalla nostra parte politica è:
complimenti al Comac, ma rispetto alla nostra città facciamo
riflessione sul nostro mercato. Noi siamo contrari alla chiusura.
Se è necessario siamo a favore di una riqualificazione dei
luoghi ascoltando esigenze dei piccoli operatori”.
Al termine degli interventi il Presidente Sammarco, esprimendo personale
compiacimento per la qualità e la compostezza del dibattito,
dà lettura di due proposte di deliberazione, la prima sottoscritta
dal Consigliere Bartoletti e dai gruppi di minoranza, tutti tranne
Rifondazione Comunista e la seconda sottoscritta da 21 consiglieri
di maggioranza
(si invia copia integrale via fax dei due documenti)
Per dichiarazione di voto intervengono :
Sergio Bartoletti (Gruppo misto); Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista);
Giuseppe Spadafora (Italia di Mezzo); Andrea Falbo (Psdi); Franco
Napoli (Pdm); Fabrizio Falvo (An); Massimo Bozzo (Udc); Stefano Filice
(Udeur); Maria Francesca Corigliano (Margherita);
Marco Ambrogio (Ds); Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel
Pugno).
In particolare, la Consigliere Corigliano, ha sottolineato il senso
del dovere del gruppo della Margherita che ha sentito la necessità
di parlare al proprio interno della chiusura del mercato di Vaglio
Lise.
“C’è stato forse deficit di comunicazione tra amministrazione
e gruppo, - ha detto - e forse anche confusione per come è
stata rappresentata in COmmissione la posizione dell’Amministrazione
Comunale da parte dell’Assessore. Questo ci ha indotto a nutrire
delle perplessità sulla chiusura che sembrava priva di altre
misure di accompagnamento. Alla luce di quanto affermato dal Sindaco,
ascoltando le esigenze degli operatori e garantendo che lo spostamento
avverrà senza danni economici per gli operatori ci sentiamo
assolutamente confortati nelle nostre preoccupazioni ed esprimiamo
parere favorevole al documento della maggioranza”.
Si procede, quindi, alla votazione. Il documento presentato dal Consigliere
Bartoletti viene respinto con 12 voti a favore e 22 contrari.
Approvato invece il documento della maggioranza, con 22 voti a favore
e 12 contrari.
Il presidente Sammarco dà lettura di un odg della intera minoranza
con richiesta convocazione consiglio comunale e richiesta di istituzione
di una commissione sulle presunte responsabilità di alcuni
consiglieri comunali circa assunzioni di alcune società che
intrattengono importanti rapporti in convenzione con il Comune.
Il punto nr. 4 all’odg, risposta ad interrogazioni, era stato
rinviato in avvio di lavori su richiesta del Consigliere Nucci.
Il punto 3, invece, riguardo alla petizione popolare per l’istituzione
in città di facoltà universitarie è stato rinviato
a data da destinarsi su proposta del Consigliere Cosimo Savastano
(Federazione dei Socialisti).