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Il Consiglio comunale del 19

 

Il Consiglio comunale del 19 gennaio

19/01 I lavori del Consiglio Comunale sono iniziati questa mattina con il ricordo da parte del Presidente del Consiglio Comunale Franco Sammarco dell’ex comandante della Polizia Municipale Emilio Guglielmelli, dell’Ispettore Raffaele Aiello, recentemente scomparsi.
Il Presidente Sammarco ha anche ricordato, ad un anno dalla scomparsa, la figura del giornalista Antonino Catera, deceduto il 17 novembre 2006 nei pressi dell’aula consiliare dove stava recandosi per seguire i lavori del Consiglio.
“ Il corpo di PM è uno degli assi portanti di una amministrazione e di una comunità. Qualcuno ha detto che i vigili sono il biglietto di visita per una città, Guglielmelli e Aiello, pur diversi tra loro, hanno entrambi assolto a questo ruolo in maniera partecipata.
Riguardo alla memoria del giornalista Antonino Catera, credo che sbaglierebbe chi volesse appropriarsi della morte di qualsiasi nostro amico, o volesse tentare una quantificazione della quota di partecipazione o di dolore per una morte così prematura.
Catera ha assolto alla funzione di informare con competenza, sobrietà, cultura. La conferenza dei capigruppo, all’unanimità, ha rivolto auspicio al sindaco e alla giunta di volere disporre l’affissione di una targa nel corridoio adiacente la sala del Consiglio in ricordo di questo amico personale e delle istituzioni”.
All’intervento del Presidente Sammarco segue un minuto di raccoglimento da parte dei Consiglieri.
Il Sindaco Perugini interviene sui tragici eventi: “Ho ritenuto brevemente di intervenire per rafforzare ed esprimere pubblicamente nel Consiglio Comunale la condivisione delle parole del Presidente Sammarco.
Raffaele Aiello ed Emilio Guglielmelli erano diversi per carattere ma assolutamente uguali nell’idea di servizio alla città e ai cittadini. Non solo hanno lasciato un grandissimo ricordo, ma credo abbiano tracciato un esempio importante sul ruolo della Polizia Municipale.
Anche il ricordo di Catera è ancora vivo. Un professionista serio, discreto, che sapeva descrivere ciò che avveniva in città con grande acutezza di pensiero e sobrietà nel linguaggio e nei comportamenti. Esprimiamo totale adesione alla proposta dell’Ufficio di Presidenza e della Conferenza dei capigruppo che ci ricorderà un professionista giovane di questa città. Anch’egli sarà un esempio per chi verrà dopo di lui”.
Il Sindaco, a nome della Giunta, si associa ai sentimenti di cordoglio per le rispettive famiglie.
I lavori del Consiglio proseguono, su richiesta del Consigliere Nucci approvata a maggioranza, con il rinvio del punto all’odg riguardante le interrogazioni
All’unanimità, invece, viene approvato il verbale della seduta precedente.
Il secondo punto all’odg, mercato Via Popilia, viene illustrato dal presentatore Sergio Bartoletti (Gruppo misto).
“Il mio intento non era quello di creare problemi alla maggioranza – ha detto Bartoletti - semmai quello di concorrere a migliorare la posizione della nostra città nella realtà provinciale. Credo che oggi Cosenza viva un periodo di marginalizzazione. È una città che perde centralità, squilibrandosi verso nord.
Con ciò non intendo essere contro l’Area Urbana, ma non posso neanche dimenticare che questa è una città che da secoli vive di scambi, di momenti commerciali, momenti di incontro e di aggregazione con realtà vicine.
Il mercato ortofrutticolo in questo contesto rappresenta emblema della caduta. Ha sempre rappresentato un riferimento economico e produttivo per tanti piccoli operatori, ma anche una palestra, un’arte che ha caratterizzato tanti cittadini. La sede di Montalto doveva essere di livello regionale e non sostituire mercato cittadino. Invece si è tentato di espropriare il mercato di Cosenza, impoverendo la città”.
Il Sindaco Salvatore Perugini interviene per far conoscere la posizione dell’Amministrazione comunale.
“Siamo impegnati per creare condizioni generali di un rilancio di questo territorio, che abbiamo il dovere di candidare per un protagonismo nella cosiddetta area urbana. Questa è l’idea che abbiamo proposto agli elettori. Ma occorre una precisazione: oggi non è all’esame del Consiglio una pratica proposta dall’Amministrazione, né mi pare che sulla decretazione di chiusura di un luogo ci sia una specifica competenza del Consiglio Comunale. Lo dico non perché il Consiglio non sia legittimato a discuterne, ma perché poi il nostro cammino dovrà percorrere la strada delle regole. La competenza è della Giunta.
In riferimento a questa questione già nel programma amministrativo era chiaramente detto che, insieme ai Comuni dell’area urbana, occorreva potenziare le attività produttive individuando luoghi e strutture dove favorire altri insediamenti. È stato detto in campagna elettorale e ribadito in una conferenza stampa a luglio.
Prendiamo atto della presenza fisica di un luogo che ci invidiano in molti. Questa struttura non è nel Comune di Cosenza, ma dobbiamo essere chiari: se vogliamo l’area urbana non possiamo essere campanilisti.
A suo tempo, peraltro, il mercato di Vaglio Lise è stato un trasferimento provvisorio, diventato col tempo definitivo. Il mercato all’ingrosso di Via Rivocati venne spostato in un luogo originariamente destinato a foro boario. Una struttura che, senza voler usare definizioni negative, non presenta le condizioni per avviare una politica di sviluppo del mercato all’ingrosso.
Si saldano, dunque, parecchie esigenze: da una parte la prospettiva di un polo dove i nostri imprenditori avranno la possibilità di sviluppare le loro potenzialità e dall’altra un luogo marginale che non ha le condizioni minime igienico-sanitarie.
Credo che una Amministrazione Comunale che voglia guardare avanti, nell’interesse complessivo dello sviluppo del proprio territorio, si debba porre il problema. Soprattutto quando registra che sulla iniziativa c’è un consenso diffuso, anche da parte degli imprenditori.
Ma credo che la posizione più corretta dell’Amministrazione comunale non sia quella di fare battaglie pro o contro. Abbiamo un indirizzo: favorire lo sviluppo dell’area del COMAC. Indirizzo pubblicamente espresso e approvato. Che poi l’Amministrazione comunale si debba far carico di accompagnare esigenze diverse sta nel governo del territorio. Nessuno pensa di usare la scure e si terrà nel conto ogni esigenza che dovesse sopravvenire.
Da parte nostra lavoreremo perché l’area del Comac diventi sempre più importante nell’ambito mercatale, ma preserveremo l’equilibrio tutelando per quanto possibile anche legittimi interessi privati”.
Dopo l’intervento del Sindaco i lavori vengono sospesi, secondo una mozione d’ordine presentata dal Consigliere Franco Napoli (Pdm).
Dopo la sospensione i lavori riprendono con l’intervento di Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno) che prende la parola per mozione d’ordine e chiede di ottenere notizia riguardo ad ogni eventuale provvedimento adottato dalla Giunta o dai dirigenti che attiene al destino del mercato ortofrutticolo di cui stiamo parlando.
Agli uffici competenti viene quindi richiesto di certificare la presenza o meno di delibere, determine e quant’altro prodotto sull’argomento.
Il dibattito riprende con l’intervento di Carmine Vizza (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno). “Il Sindaco non può offrire motivazioni di tipo legale-amministrativo, - ha detto Vizza - qui discutiamo di una linea di indirizzo politico.
L’assenza della Margherita può essere un fatto molto importante sul piano politico. Ma andiamo alla questione, la Regione ha deciso la dismissione dal Consorzio di Montalto. E se si considera che la Regione detiene circa il 70% delle quote non si può non essere preoccupati.
Ci chiediamo perché l’Amministrazione Regionale dismette e perché l’Amministrazione Comunale abdica al ruolo di difesa degli interessi legittimi della città per favorire una fantomatica Area Urbana? Non vorremmo che queste scelte fossero mosse solo da una politica di gruppo.
Questo trasferimento non porta alcun beneficio alla città di Cosenza. Gran parte degli operatori, presenti in sala, subisce questa scelta. Alcuni di essi, nella impossibilità di affrontare le maggiori spese necessarie, saranno costretti a chiudere.
Ho svolto una piccola indagine personale. Su 40 operatori al dettaglio, 38 hanno dichiarato di essere contrari al trasferimento e hanno aggiunto che dovranno aumentare i prezzi a causa dei costi di trasporto che aumenteranno. Questo devono saperlo anche i cittadini”.
Massimo Bozzo (Udc)
“La chiusura dell’attuale mercato non può trovarci consenzienti. Non è una scelta né personale, né politica, ma legata alla condizione della città che non può essere seconda a nessuno. Le condizioni del mercato di Vaglio Lise potrebbero essere brillantemente superate con pochi lavori di manutenzione. Mentre gli operatori economici non avrebbero nessun beneficio dalla sua chiusura.
Alcuni esponenti della maggioranza sono andati al mercato a dire “state tranquilli, non chiudiamo”. Oggi mi piacerebbe ascoltare le loro voci.
Il fatto è che oggi ci troviamo a parlare di mercato, fra qualche tempo parleremo della caserma delle forze armate, poi dell’ospedale e infine, chissà, anche della sede arcivescovile.
La volontà politica di chi governa la regione è quella di mortificare chi vive e chi governa a sud della città. L’episodio dell’ospedale di Rogliano è eloquente”.
Al termine dell’intervento il Presidente Franco Sammarco informa che a firma della dott.ssa Molezzi e del Segretario generale è pervenuta la richiesta attestazione. “Con riferimento alla mozione d’ordine del Consigliere Saverio Greco – dice Sammarco leggendo il documento - si certifica che non esistono atti deliberativi, né atti dirigenziali, né alcun altro atto di chiusura del mercato ortofrutticolo all’ingrosso”.
La discussione riprende con l’intervento di Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista)
Questo è l’ennesimo consiglio comunale in cui l’assise si sta riappropriando di questioni importanti del futuro della città.
Ha torto il Sindaco quando dice che queste sono decisioni di Giunta. Il Consiglio comunale di Cosenza non vuole avere un ruolo di semplice gratificatore di decisioni prese altrove, terreno di pascolo per ‘yesman’.
L’assenza a tutto il dibattito di oggi dell’assessore alle attività economiche e produttive è vergognoso. Cosa ci vuole comunicare, che questo dibattito è inutile perché ha già preso le sue decisioni? Manca anche l’intero gruppo della Margherita, che ha preso le distanze dalla decisione di chiudere, anche se non c’è alcun atto deliberativo.
In pieno agosto si è svolta una riunione a favore del Comac, parlando di chiusura del mercato di Vaglio Lise. Ma le esigenze di spostamento del mercato di Vaglio Lise sono state determinate da interessi politici ben precisi, che nulla hanno a che fare con le esigenze degli operatori su quel mercato né di tutta la cittadinanza.
L’assenza di atti rafforza la convinzione che ci sia qualcosa di anomalo nella vicenda. Io non vedo interessi generali nello spostamento del mercato.
La preoccupazione degli operatori e della città quindi è legittima, mi auguro che il Consiglio comunale se ne faccia carico chiedendo che il mercato continui a rimanere a Vaglio Lise”.
Al termine prende la parola il Consigliere Covelli. Nel frattempo entrano in aula i consiglieri del gruppo della Margherita, preceduti dall’Assessore alle Attività Economiche e produttive Maria Rosa Vuono.
Damiano Covelli (Ds)
“Mi chiedo di cosa stiamo discutendo, se Cosenza deve pensare al futuro oppure se dobbiamo solo pensare di farci qualche amico. Vaglio Lise è una vergogna della città! Qualcuno vuole mantenere questa vergogna? Noi siamo perché tutti gli operatori e gli imprenditori possano lavorare in una struttura all’avanguardia, che non esiste in nessuna altra parte del mezzogiorno d’Italia.
Le novità possono portare incertezza, ma noi dobbiamo fare in modo che tutti gli operatori possano avere un futuro certo, migliore della realtà in cui hanno vissuto in questi anni. Voi immaginate che una struttura come il Comac possa far aumentare i costi? Ma dove vivete?
L’impegno dell’Amministrazione è quello di affiancare i piccoli operatori che ne avessero bisogno, così come per i lavoratori.
Questa situazione mi ricorda la nascita dell’isola pedonale, con i commercianti che protestavano per le incertezze. Andate oggi a parlare con quei commercianti e vedrete cosa vi risponderanno.
Non facciamo demagogia, non diciamo falsità. Su questo terreno la maggioranza consiliare proporrà un documento e in questo spirito chiediamo all’Amministrazione comunale di proseguire sulla strada intrapresa”.
Stefano Filice (Udeur)
“Il sito di Montalto è un eccellente centro di raccolta e commercializzazione di prodotti agricoli. Nella nostra provincia, negli ultimi periodi, sono nate le cosiddette filiere di produzione, di trasformazione e di commercializzazione. Per i grandi produttori il Comac è la migliore struttura nel meridione.
Il mercato di Vaglio Lise, invece, è in una situazione obbrobriosa dal punto di vista igienico sanitario. Inqualificabile per gli operatori che vi lavorano o che vi si approvvigionano.
L’Amministrazione agirà per la tutela dei posti di lavoro, mentre la salvaguardia di coloro che vogliono vendere al dettaglio troverà posto in altri spazi. Sono componente della commissione Attività Economiche e Produttive che sta predisponendo un atto per mercati rionali, assicurando una presenza che manca sin dai tempi del mercato di Via Rivocati”.
Maria Lucente (Ds)
Bartoletti ha parlato con sensatezza di un mercato come scuola di vita e quindi con livelli di sicurezza, dignità, rispetto, alta professionalità. Francamente pensavo che parlasse della nuova struttura Comac invece si riferiva a Vaglio Lise. Ma la realtà è fortemente stridente con le sue parole.
Una Amministrazione ha il dovere di non consolidare situazioni fatte di carenze, mentre il nuovo mercato consente di dare risposte a tutte le richieste e le esigenze.
Gli operatori non saranno lasciati soli, anzi godranno di situazioni ancora più vantaggiose di quelle attuali, mentre i dipendenti potranno contare sulla stessa sensibilità. L’attenzione dell’Amministrazione c’è sempre stata, ma in passato non esistevano le condizioni per risolvere i loro problemi. Oggi, invece, di fronte ad una riorganizzazione complessiva del settore, le loro esigenze troveranno finalmente le giuste risposte.
Questa onestà politica ed amministrativa deve essere apprezzata. Possiamo accettare l’impopolarità, ma noi lavoriamo per intercettare il consenso e sappiamo che questa impopolarità sarà di breve durata. Ci sentiamo vicini a quelli che sono preoccupati con onestà, non siamo mai contro”.
Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno)
“In questa vicenda vedo una cartina tornasole di quello che succede in città e nella Regione. Una vicenda che si sovrappone a quella dell’ospedale di Rogliano: c’è un gruppo di potere che oggi governa certe istituzioni che per prendere la via più corta evita di assumere responsabilità e addebita certe circostanze alla necessità della legge. Anche a Rogliano si voleva fare così. Di fronte a una informativa dei carabinieri qualcuno ha detto: chiudiamo questa vergogna!
Mi chiedo, non è che in questo Consiglio comunale si sia voluta fare la stessa cosa? Perché determinati interventi sembrano un invito alle autorità sanitarie a chiudere il mercato.
Mi auguro che progetto Comac sia vincente, che porti vantaggio ai calabresi. ma anche qui vedo analogie fra vicende come Tesi e il Comac e così può capitare che un intero sistema economico venga piegato a un progetto di egemonia di qualche potentato che porterà tutto il comparto ortofrutta a soggiacere all’interesse del Comac com’è stato per quello informatico con Tesi.
Sono analogie preoccupanti che fanno riflettere su come questa Amministrazione si stia concentrando sui poteri forti.
Riguardo ai mercato della distribuzione, non è stato detto che è stata bloccata una operazione nella Commissione attività economiche e produttive che favoriva evidentemente la grande distribuzione rispetto ai piccoli.
Se ci sono soluzioni di accompagnamento noi saremo aperti. Ma non si può farlo senza dire con quali fondi, in che misura e con quali garanzie di equità. Ai dipendenti si dice: voi non temete, perché a voi pensiamo noi. Se questo davvero dovesse essere emerge un disegno, governare il collocamento del personale dipendente con l’eliminazione dei piccoli imprenditori che lavorano in questo mercato.
Dovreste essere più sobri – dice Greco rivolgendosi ai consiglieri di maggioranza - comprendendo di non avere l’autorevolezza necessaria se prima non chiarite le situazioni evidenziate dai vostri stessi compagni di maggioranza.
Ci può essere una forza politica che parla tramite i giornali, che si chiude nelle segrete stanze e tratta col sindaco. Questa è la vostra democrazia”.
Fabrizio Falvo (An)
Credo che questa Giunta sia partita male nel 2007. Lo dimostra non solo la discussione di oggi, ma in maniera inequivocabile le dichiarazioni rese sulla stampa sia da esponenti dei Ds in ordine a presunte assunzioni clientelari avvenute per intercessione dell’ente pubblico e sia dalla posizione assunta dalla Margherita. I consiglieri della Margherita, come alcuni Ds, all’inizio non sono entrati in aula. Poi in una sala attigua a questa dove si dovrebbe discutere delle cose comunali, è stato trovato un accordo.
Credevo che la maggioranza sarebbe caduta a pezzi sul bilancio di previsione, invece sta avvenendo prima. Quello che sta avvenendo sul mercato da il senso della situazione. Assistiamo alla assenza assoluta di alcuna progettualità per recuperare centralità della città nell’area urbana.
La città invece si sta svuotando di tutte le attività.
Basterebbe spendere pochi spiccioli per cancellare la vergogna di cui si parla a Vaglio Lise e mantenere comunque in città un sito per i piccoli imprenditori ce vivono solo di questo lavoro”.
Domenico Frammartino si associa al saluto a Guglielmelli e Aiello, figli di una scuola diretta da una persona che oggi è in pensione, il Col. Giuseppe Manna comandante della polizia municipale negli anni ’80.
Ricordando la figura del giornalista Catera credo importante discutere del tema dell’informazione in questa città.
Riguardo al mercato ritengo difficile la sintesi tra chi è favorevole e chi è contrario alla soppressione di Vaglio Lise. Nello stilare il documento vi chiedo soltanto di usare chiarezza, non cercate mediazioni solo linguistiche che non tengano conto delle reali esigenze delle persone interessate.
Sono convinto anch’io che il Comac vada aperto, ma non si può dimenticare che gli operatori hanno sempre chiesto di migliorare la struttura di Vaglio Lise e non di chiuderla”.
Franco Napoli (Pdm)
Dopo aver ringraziato Bartoletti per aver aperto la discussione su argomento che merita l’attenzione di tutti dice: “Riteniamo importante il lavoro degli operatori del settore, per questo approfondiamo l’argomento, senza avere l’intenzione di strappare applausi.
Nessuno vuole distruggere niente, o far perdere posti di lavoro. Siamo di fronte ad un’area che merita di essere bonificata. Ma attenzione a chi vuole strumentalizzare la vicenda. Qual è il senso istituzionale di chi dice: “no alla chiusura”? Credo anch’io che Cosenza debba recuperare un proprio ruolo di centralità. Ma noi siamo qui per governare la città favorendo la crescita di una comunità. Senza una azione amministrativa concreta Vaglio Lise proseguirà soltanto fino a quando arriverà una iniziativa sanitaria.
Noi dobbiamo favorire il progresso. Il Comac appartiene a noi tutti, non ai montatesi, e quando si apre una struttura del genere non possiamo che festeggiare tutti”.
Michele Spataro (Udeur)
“Ho sentito di tutto di più. Ci si chiede se Vaglio Lise può convivere col Comac. Le scelte coraggiose vanno difese e sostenute, perché vanno nella direzione di non penalizzare nessuno.
Ricordo bene quando il mercato di Via Rivocati fu trasferito al foro boario. Si trattava di una sistemazione momentanea e mi sembra strano che solo oggi qualche consigliere della minoranza si ricordi che quel sito andava bonificato e ristrutturato.
Per quanto riguarda il futuro e le paure di aumento dei prezzi si dimentica che anche la concorrenza può servire a far diminuire i prezzi.
A luglio in una conferenza stampa col sindaco c’era l’Assessore Adamo e altri esponenti della Giunta regionale che condividevano quel percorso. L’Amministrazione fa una scelta e si impegna a garantire gli operatori del settore”.
Vincenzo Adamo (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno)
“È difficile strappare applausi quando alle persone che hanno interessi nel mercato di Cosenza si parla solo del Comac, mentre l’ordine del giorno era un altro.
Diciamo brava alla Regione Calabria che ha portato a termine quest’opera. Ma oggi siamo nel Consiglio comunale di Cosenza e ci stiamo occupando dei nostri problemi. Ma voi non potevate affrontare questi problemi – dice Adamo ai consiglieri di maggioranza - perché in questo momento lo stesso Dindaco sta cercando una mediazione in prima persona.
Le affermazioni della maggioranza denotano malesseri che esistono e che noi abbiamo evidenziato sin dal primo momento perché capiamo quanto sia difficile governare con pochi assessori che hanno la capacità di reggere il confronto con la città capoluogo e con un sindaco che mostra ancora difficoltà a far sentire il peso della nostra città nell’area urbana.
I nostri rappresentanti alla regione sono d’accordo sul Comac, ma non possiamo nascondere che nella città di Cosenza alle difficoltà esistenti si sommano lacune amministrative e difficoltà a intravedere un percorso.
Si va così in ordine sparso e accade che partiti di maggioranza sottoscrivano documenti che sono immediatamente superati dai lavori di oggi.
Il messaggio chiaro che viene dalla nostra parte politica è: complimenti al Comac, ma rispetto alla nostra città facciamo riflessione sul nostro mercato. Noi siamo contrari alla chiusura. Se è necessario siamo a favore di una riqualificazione dei luoghi ascoltando esigenze dei piccoli operatori”.
Al termine degli interventi il Presidente Sammarco, esprimendo personale compiacimento per la qualità e la compostezza del dibattito, dà lettura di due proposte di deliberazione, la prima sottoscritta dal Consigliere Bartoletti e dai gruppi di minoranza, tutti tranne Rifondazione Comunista e la seconda sottoscritta da 21 consiglieri di maggioranza
(si invia copia integrale via fax dei due documenti)
Per dichiarazione di voto intervengono :
Sergio Bartoletti (Gruppo misto); Francesco Gaudio (Rifondazione Comunista); Giuseppe Spadafora (Italia di Mezzo); Andrea Falbo (Psdi); Franco Napoli (Pdm); Fabrizio Falvo (An); Massimo Bozzo (Udc); Stefano Filice (Udeur); Maria Francesca Corigliano (Margherita);
Marco Ambrogio (Ds); Saverio Greco (Grande Alleanza con la Rosa nel Pugno).
In particolare, la Consigliere Corigliano, ha sottolineato il senso del dovere del gruppo della Margherita che ha sentito la necessità di parlare al proprio interno della chiusura del mercato di Vaglio Lise.
“C’è stato forse deficit di comunicazione tra amministrazione e gruppo, - ha detto - e forse anche confusione per come è stata rappresentata in COmmissione la posizione dell’Amministrazione Comunale da parte dell’Assessore. Questo ci ha indotto a nutrire delle perplessità sulla chiusura che sembrava priva di altre misure di accompagnamento. Alla luce di quanto affermato dal Sindaco, ascoltando le esigenze degli operatori e garantendo che lo spostamento avverrà senza danni economici per gli operatori ci sentiamo assolutamente confortati nelle nostre preoccupazioni ed esprimiamo parere favorevole al documento della maggioranza”.
Si procede, quindi, alla votazione. Il documento presentato dal Consigliere Bartoletti viene respinto con 12 voti a favore e 22 contrari.
Approvato invece il documento della maggioranza, con 22 voti a favore e 12 contrari.
Il presidente Sammarco dà lettura di un odg della intera minoranza con richiesta convocazione consiglio comunale e richiesta di istituzione di una commissione sulle presunte responsabilità di alcuni consiglieri comunali circa assunzioni di alcune società che intrattengono importanti rapporti in convenzione con il Comune.
Il punto nr. 4 all’odg, risposta ad interrogazioni, era stato rinviato in avvio di lavori su richiesta del Consigliere Nucci.
Il punto 3, invece, riguardo alla petizione popolare per l’istituzione in città di facoltà universitarie è stato rinviato a data da destinarsi su proposta del Consigliere Cosimo Savastano (Federazione dei Socialisti).

 

 

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