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Commissione errori sanitari apre indagine su ingessatura sbagliata
Commissione errori sanitari apre indagine su ingessatura sbagliata. Madre Andrea Bonanno “Fermate questa mattanza”. 04 gen 10 La Commissione parlamentare su errori sanitari e disavanzi sanitari regionali ha chiesto al Presidente della Regione Calabria Loiero relazione su quanto avvenuto all'ospedale civile Annunziata di Cosenza, dove alla piccola Francesca, di anni due e mezzo, è stato ingessato per errore il braccio sano. «Un evento già grave in sé, ma che risulta essere particolarmente allarmante», ha commentato il Presidente della Commissione Leoluca Orlando, «visto il tragico precedente di Andrea Bonanno, deceduto nel 2005 a sette anni anche a causa delle complicazioni di un'ingessatura troppo stretta. Per questo la Commissione che presiedo ha chiesto immediatamente notizie su quanto avvenuto e seguirà con assoluta attenzione il caso al fine di individuare immediatamente eventuali responsabilità. La Commissione- conclude Orlando-si recherà presto in Calabria per ascoltare i parenti delle vittime e testimoniare loro la vicinanza e l'impegno che, per quanto di nostra competenza, è stato profuso. Sono state avviate inchieste per individuare responsabilità e assicurare che nessuno sconto venga fatto. Per uscire da un tunnel che non fa intravedere la luce proprio a pochi passi, la questione va affrontata di petto e senza nascondersi dietro il muro dell’indifferenza. Quel che è certo comunque - e lo chiarisce il presidente Orlando – è che “si procederà al sanzionamento di tutte le responsabilità per errori che sono stati presunti, denunciati o accertati. E laddove non ci sono gli estremi perché ci possa essere un provvedimento di recesso, scatteranno una serie di sanzioni che dovranno essere adeguate per dare il segnale che la Commissione parlamentare si adopera per non lasciare impuniti i responsabili di errori sanitari. La sanità calabrese è in una situazione gravissima, ma non basta contemplare questa gravità, occorre porre in essere atti concreti e coerenti” Il padre del piccolo Andrea chiede segnali forti alla Commissione. ''Ci aspettiamo un segnale forte da parte della commissione parlamentare d'inchiesta sugli errori sanitari e sui disavanzi sanitari regionali presieduta dall'On. Leoluca Orlando, in modo particolare dopo l'ingessatura sbagliata ad una bambina avvenuta nell'ospedale di Cosenza''. Lo afferma Giovanni Bonanno, padre del piccolo Andrea, il bambino morto a Cosenza nel 2005 a causa di un presunto caso di malasanita'. ''Ci aspettiamo - ha aggiunto - che i medici che sono stati condannati per la vicenda di mio figlio vengano allontanati dall'ospedale di Cosenza. Mi auguro che la Regione Calabria mantenga le promesse fatte''. La moglie di Giovanni Bonanno, Fatima, ha scritto una lettera al corriere della sera chiedendo che in secondo grado venga confermata la sentenza di primo grado nei confronti dei medici dell'ospedale di Cosenza condannati per la morte del figlio. La donna ha anche sollecitato che i medici vengano allontanati dall'ospedale. Madre Andrea Bonanno “Fermate questa mattanza”. "Qui la gente perde la vita, non perche' viene sottoposta a degli interventi di alta chirurgia, dove i rischi sono messi in conto, bensi' per un appendicite, per ascesso tonsillare o peggio ancora per un semplice gesso. E' forse chiedere troppo, desiderare che qualcuno faccia qualcosa per fermare questa mattanza?". A scrivere, in una lettera inviata al "Corriere della Sera", e' Fatima Bonanno, madre di Andrea, il bambino morto nel 2005 per le complicazioni causate da un ingessatura troppo stretta, a Cosenza, nell'ospedale civile Annunziata. La lettera giunge dopo l'ultimo caso di malasanita', registrato nella stessa struttura ospedaliera, nella quale, a una bambina di 2 anni, e' stato ingessato il braccio sano. "Ci si sente doppiamente traditi - continua Fatima Bonanno - perche' ho affidato mio figlio a dei medici, credendo che fosse in buone mani, ma cosi' non e' stato. E una volta che mio figlio e' morto, in quell'esatto momento, ha smesso di essere qualcuno ed e' diventato solo qualcosa per cui liberarsi al piu' presto da ogni responsabilita'. C'e' chi ha falsificato la cartella clinica, c'e' la cosiddetta commissione interna, che con assoluta mancanza di rispetto verso la morte di un bambino, e dei suoi genitori, senza neanche aspettare l'esito dell'autopsia, era gia' pronta a sostenere ipotesi assolutorie, "nessun colpevole". "Tra non molto ci sara' il giudizio di appello - conclude - lotteremo con tutte le forze affinche' siano confermate le condanne, cosi' come continueremo a lottare per l'applicazione delle sanzioni disciplinari ai medici condannati che, a tutt'oggi, continuano a svolgere la loro attivita' come se non fosse successo nulla. Anche la Commissione parlamentare sugli errori sanitari,a riguardo, ha chiesto espressamente al presidente Loiero che cio' venga fatto al piu' presto, ma ancora non e' stato possibile raggiungere questo traguardo, che per me e' il piu' importante, perche' solo quando tutto questo accadra', Andrea forse avra' giustizia".
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