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Strage Duisburg, Mamma Strangio "Giovanni innocente"
Strage di Duisburg, la madre di Giovanni Strangio: “Mio figlio è innocente” 06 mag 08 "Mio figlio è innocente".
A sostenerlo, in una lettera aperta, è Antonia Alvaro, madre
di Giovanni Strangio, il ventottenne accusato di essere uno degli
autori della strage di Duisburg nella quale, a Ferragosto dello scorso
anno, sono state uccise sei persone nell'ambito della faida di San
Luca che vede contrapposte le famiglie Nirta-Strangio da una parte
e Pelle-Vottari dall'altra. Nella lettera, la donna afferma che il
figlio, attualmente latitante, è "accusato ingiustamente"
e spiega "di essere rimasta in silenzio sperando che la giustizia
si decidesse a funzionare, ma fino ad oggi la giustizia non si è
vista". "Sin dall'inizio - afferma la donna - si era già
deciso che il colpevole dovesse essere per forza uno Strangio. E'
vero, mio figlio è stato arrestato durante un funerale con
una pistola. Fino ad allora era incensurato, un ragazzo ben visto
ed amato da tutti per la sua bontà. E' stato condannato ed
ha scontato anche più del dovuto, visto che altri per il suo
stesso reato dopo due giorni sono di nuovo a casa". La donna
racconta poi di avere "cresciuto i figli con tanti sacrifici
insegnando loro dei valori" e che Giovanni, a 18 anni, dopo avere
finito gli studi alberghieri, "ha lasciato la Calabria per crearsi
un futuro migliore e dopo anni di duro lavoro e con il sudore della
fronte è riuscito ad aprire una piccola pizzeria che era diventata
la sua vita". Giovanni, prosegue la madre, tornava a casa 15
giorni l'anno nel periodo di Natale e "il mio cuore di mamma
soffriva perché sapeva che doveva passare un altro anno".
Antonia Alvaro, a questo punto, pensa alle madri delle vittime. "Sì
- afferma - il cuore di mamma, lo stesso cuore di quelle povere mamme
che hanno perso i loro amati figli poco più che bambini nella
strage di Duisburg. Non si può lontanamente immaginare cosa
possano provare sapendo che non li vedranno più". "Fanno
bene - prosegue la donna - a gridare 'giustizia' ed a chiedere il
motivo per cui sono morti. Mi associo al loro dolore e chiedo anch'io
come loro che sia fatta luce sul motivo di questa strage e che i veri
colpevoli siano assicurati alla giustizia e paghino per le giovani
vite che hanno spezzato. Non é giusto che paghi mio figlio
da innocente solo perché è uno Strangio". "Giovanni
- ribadisce la madre - non è un assassino. Oggi alla parola
Duisburg si associa il nome di mio figlio. Viene descritto come il
macellaio, il killer senza pietà. Nessun tribunale lo ha condannato.
Così facendo stanno distruggendo la vita di mio figlio e quella
di noi tutti familiari. Quel figlio che mi manca tanto". La donna
si rivolge quindi alle mamme dei giovani arrestati alla fine dello
scorso anno tra la Germania e San Luca e "come mio figlio emigrati
in cerca di un futuro migliore, arrestati e accusati di far parte
del cosiddetto gruppo di Kaarst. A loro dico di non disperare. Dio
non ci abbandonerà e non permetterà che i nostri figlio
paghino per delle colpe che non hanno. E' facile in Italia arrestare
delle persone e rinchiuderle in carcere senza prove concrete basandosi
solo su delle ipotesi, in quanto c'é la cosiddetta 'associazione'
che segue l'applauso e i complimenti dei ministri". "Mi
appello - conclude la madre di Giovanni Strangio - agli organi di
Stato competenti. Che si mettano una mano sulla coscienza e che comincino
ad indagare sui veri colpevoli perché questo processo contro
mio figlio non dovrebbe nemmeno esistere".
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