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A 16 anni dalla morte di Antonio Scopelliti

 

Il Presidente Napolitano ricorda il coraggio di Antonio Scopelliti, trucidato dalla ndrangheta. Don Ciotti inaugura la fondazione in suo nome

09/08 Il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano, in occasione del Primo Meeting Nazionale dei Giovani Antimafia, promosso dal Movimento dei Ragazzi di Locri, ha inviato, per il tramite del Segretario Generale della Presidenza della Repubblica, Donato Marra, al portavoce per il Movimento 'Ammazzateci tutti', Aldo Pecora, un messaggio nel quale esprime sentimenti di partecipazione al significativo incontro e al ricordo del dottor Antonio Scopelliti: ''Un magistrato coraggioso, coerente e rigoroso che sacrifico' la sua vita per le istituzioni e per la difesa della legalita''', e alla famiglia del Magistrato assassinato il capo dello Stato ''Rinnova la sua solidarieta'''. ''Merita il piu' vivo apprezzamento - prosegue il presidente Napolitano nel suo messaggio - l'intensa attivita' che tanti giovani svolgono per contrastare l'offensiva della criminalita' organizzata e la cultura della violenza. L'impegno dello Stato non puo' infatti bastare. All'azione delle forze di polizia, della magistratura e delle istituzioni tutte, e' indispensabile accompagnare la piu' ampia e intensa partecipazione democratica perche' solo questa puo' garantire, specie ai giovani, un avvenire di giustizia e di progresso''.

Don Ciotti inaugura la fondazione in suo nome. E' stata inaugurata in serata a Reggio Calabria una fondazione intitolata al magistrato Antonino Scopelliti, vittima della mafia. L'iniziativa si e' svolta nell'ambito della prima giornata del meeting dei giovani antimafia promosso dal movimento 'E adesso ammazzateci tutti'. La fondazione, inaugurata questa sera a Reggio Calabria da don Luigi Ciotti, si trova in una struttura della Curia Arcivescovile. Il Presidente di Libera ha celebrato anche una messa per ricordare il magistrato ucciso dalla mafia. Nel corso dell'omelia ha detto che ''chi e' morto per la giustizia e' voce che parla con la vita. Puo' sembrare un paradosso. E' grido espresso con il corpo, e con il dono di se', per valori piu' alti della vita stessa. Chi muore per un valore piu' alto della sua stessa vita diventa qualcuno che propone Dio''. ''La morte di tuo papa' '' ha poi aggiunto don Ciotti rivolgendosi alla figlia del magistrato, Rosanna, e' ''un invito a prendere il testimone della vita. Un invito per tutti a fare di piu', ad essere corresponsabili di questo impegno contro la mafia che deve coinvolgere tutti''. ''Abbiamo bisogno di verita' - ha concluso don Ciotti - perche' in Italia il 75 per cento delle vittime della mafia non conosce quanto e' realmente accaduto ai propri cari''. All'iniziativa hanno partecipato i rappresentanti del Movimento 'Ammazzateci Tutti', numerosi rappresentati istituzionali e familiari di Antonino Scopelliti.

Mellea incontra la stampa. Il presidente dell'Osservatorio Falcone-Borsellino-Scopelliti, Carlo Mellea, ha incontrato i giornalisti stamane a Catanzaro per ricordare l'anniversario dell'assassinio da parte della mafia del giudice di Cassazione, Antonino Scopelliti avvenuta sedici anni addietro a Campo Calabro. ''La giustizia penale - ha detto tra l'altro Mellea - sembra viaggiare in Italia su due binari:uno molto veloce per coloro che vengono sorpresi in flagranza di reato, per la maggior parte tossicodipendenti processati in tempi rapidissimi; un altro, invece, molto piu' lento e con fermate spesso impreviste e lunghe sulle quali viaggiano i processi a carico di persone con larga disponibilita' di denaro, che possono fare ricorso a costosissimi avvocati estremamente abili nello sfruttare tutte le pieghe e i varchi lasciati dalle regole dettate per il processo''.

 

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