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      Il Rotary, Cosenza e Presila, analizza la crisi della scuola sui dati INVALSI

       

       

      Il Rotary, Cosenza e Presila, analizza la crisi della scuola sui dati INVALSI

      26 set 23 Presentato, su iniziativa dei Club Rotary Cosenza e Rotary Presila Cosenza Est, il rapporto Nazionale 2023 INVALSI, l’Istituto Nazionale che valuta il sistema scolastico italiano. A fare gli onori di casa i due Presidenti dei club, rispettivamente, l’avv. Marco Provenzano il dott. Roberto Miniaci e il delegato del Governatore dott. Antonio Morelli, i quali si sono soffermati sulle ragioni della scelta del tema, dovute alla volontà di riunire il mondo della scuola, quello delle Istituzioni e le famiglie, per avere consapevolezza di quanto sia urgente determinare una svolta partecipata in un settore strategico per la crescita civile ed economica del Paese. Angela Costabile, professore ordinario di Psicologia dello Sviluppo e dell’Educazione all’Università della Calabria, in apertura dei lavori, si è soffermata sulle principali teorie di apprendimento e motivazione. Nelle sue conclusioni il Professore ha tenuto a sottolineare come “Educazione, istruzione e scuola, sono da sempre collegate e connesse a democrazia ed equità sociale nel raggiungimento di obiettivi importanti per il futuro degli individui”.

      A presentare i dati nazionali, confrontati con quelli della Regione Calabria, la vicepresidente dell’INVALSI, Renata Viganò, professore ordinario di Pedagogia all’Università Cattolica di Milano la quale, in premessa, ha chiarito che le prove Invalsi misurano il livello di competenza raggiunto dagli studenti e riguardano l’italiano, la matematica e l’inglese. Dalla sua esposizione è emerso che i dati riferiti agli anni 2019/23 registrano complessivamente un calo preoccupante e che le aree di maggiore sofferenza sono quelle della comprensione del testo e delle abilità logico-matematiche. In particolare, sempre secondo i dati, il 50% degli studenti delle scuole superiori esce con competenze inadeguate in italiano e matematica, un dato allarmante che indica la persistenza di una tendenza negativa degli apprendimenti dovuta alla sterilizzazione degli organismi di governo della scuola. I dati della Calabria rispettano questo andamento ma purtroppo con risultati più bassi di punteggio rispetto alle altre regioni, insieme alla Sicilia. Carenze e difficoltà nell’alfabetizzazione di base di intere aree del paese e soprattutto della nostra Regione, poi, pongono problemi di equità sociale ma anche di democrazia e legalità che sono in seria difficoltà se l’educazione mostra questi deficit. L’INVALSI a questo proposito parla di dispersione implicita che significa che se anche studentesse e studenti frequentano la scuola dell’obbligo, non possiedono le competenze di base necessarie per la loro realizzazione nel lavoro e nella stessa vita quotidiana. Di rilievo, infine, l’intervento della Direttrice dell’Ufficio Scolastico Provinciale, Loredana Giannicola, la quale ha messo in evidenza la necessità di rimettere al centro educazione e scuola e ridare fiducia e autorevolezza agli insegnanti che soffrono in questo periodo una crisi di demotivazione e scarsa considerazione da parte degli stessi genitori.

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