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Prendocasa occupa simbolicamente Palazzo Morelli
Prendocasa occupa simbolicamente Palazzo Morelli 08 dic 12 Il comitato di lotta per la casa Prendocasa oggi riprende simbolicamente palazzo Morelli, già occupato e sgomberato nel 2010. Così è scritto in una nota del Comitato. Siamo qua -spiegano gli attivisti- per ribadire che il patrimonio pubblico non si svende e non ci si deve speculare come invece sta facendo la BNP Paribas da diversi anni, sottraendo alla gente beni che potrebbe essere utilizzati per scopi abitativi e risolvere carenze ed emergenze che attraversano la nostra città. La BNP ne rivendica la proprietà omettendo il fatto che dal 2005, e fino al 2017, "possiede" questo palazzo solo in gestione. Palazzo Morelli infatti, fa parte del fondo comune di investimento Patrimonio Uno suddiviso in quote virtuali (il maggiore azionista è lo Stato) che ogni anno distribuisce proventi a ciascuna quota attraverso giochi in borsa senza l’obiettivo reale di venderlo, alimentando la bolla finanziaria che ha determinato questa crisi e il mercato immobiliare virtuale a danno di quello reale. A fine mandato la BNP avrà tratto enormi profitti senza aver sborsato neanche 1 centesimo, tenendo bloccato un bene pubblico che per ben altre esigenze reali avrebbe potuto essere destinato. Come Comitato chiediamo alla BNP di restituire il palazzo alla gente che da anni vive in condizioni di estrema precarietà abitativa e chiediamo agli Enti di requisire tutti gli immobili pubblici vuoti e destinarli agli aventi diritto. E' da anni che l'Aterp dichiara di non avere case da assegnare e che il comune sopperisce a questa carenza con l'affitto di palazzi da privati sperperando denaro pubblico che potrebbe essere utilizzato per una risoluzione stabile del problema. Ma la soluzione è sotto i nostri occhi. Solo palazzo Morelli, opportunamente suddiviso, potrebbe soddisfare il bisogno di 50/60 famiglie senza considerare, per ora, l'enorme patrimonio pubblico che è passato ai comuni ed alle regioni su cui pende già l'intenzione di dismetterlo e cartolarizzarlo per fare cassa. Ma noi rivendichiamo la messa a valore del patrimonio pubblico attraverso un processo di valorizzazione sociale dei beni comuni contro quella monetaria professata dal governo delle banche. NO ALLA SPECULAZIONE SUI BISOGNI DELLA GENTE, BASTA REGALI A BANCHE E PALAZZINARI, REQUISITE LE CASE VUOTE! LA CASA E' UN DIRITTO!"
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del 28/01/2004 - Direttore Responsabile: Pippo Gatto |