Tornano a protestare i cittadini di Bocchigliero - Nuova Cosenza Quotidiano Digitale

Tornano a protestare i cittadini di Bocchigliero

20 mag 10 I cittadini di Bocchigliero, il piccolo centro dell'altpiano silano che aveva attuato lo sciopero del voto alle scorse elezioni regionali per chiedere una maggiore attenzione delle istituzioni verso il territorio, tornano a protestare. ''Non e' cambiato niente - lamentano - solo qualche incontro, ad esempio con i rappresentanti della Provincia di Cosenza ma nulla di importante''. Nelle scorse settimane i cittadini, che si sono uniti in un comitato spontaneo, hanno inviato un telegramma al prefetto di Cosenza, Antonio Reppucci, e due al neo governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti. Nei prossimi giorni il rappresentante del Governo fissera' un appuntamento con i rappresentanti del comitato, mentre martedi' pomeriggio sara' l'assessore regionale alla Cultura, Mario Caligiuri, ad ascoltare le loro ragioni. ''Non finiremo la nostra protesta finche' i nostri problemi non verranno risolti'' dicono con risolutezza i membri del comitato, che hanno costituito un gruppo di lavoro per portare sul tavolo del prefetto proposte concrete. I tre cardini delle propose sono viabilita', occupazione e sanita'. Le due strade che collegano Bocchigliero con la zona jonica da una parte e con Cosenza dall'altra erano gia' malridotte, ma il maltempo dell'ultimo inverno ha peggiorato la situazione. Questa evidenza si intreccia con la problematica della sanita', poiche' ''per arrivare al punto piu' vicino di soccorso bisogna percorrere in auto strade tortuose per un'ora e mezza'' dicono gli abitanti del paesino. Infine, l'annoso tema del lavoro. Per creare occupazione un imprenditore boschivo ha avanzato l'idea di costruire una centrale a biomasse per la produzione di energia alternativa. ''In questo modo -spiegano dal comitato- si riuscirebbe a tenere puliti i boschi e creare fino a 50 posti di lavoro''. Connessa alla forestazione i cittadini propongono che venga affidata a loro la gestione del patrimonio boschivo attualmente di proprieta' della Regione e dello Stato, in modo da creare lavoro con apposite cooperative. Altre idee sono la realizzazione di una piattaforma di stoccaggio dei rifiuti che serva i Comuni silani e presilani, un centro operativo antincendio e la riduzione della tassazione per i cittadini. ''Paghiamo le stesse tasse di Milano - lamentano i manifestanti - ma non abbiamo le stesse condizioni dei cittadini milanesi''.